"Aspettando i nostri giorni"
03 November, 2016 - 18:22
Mercati ancora sotto botta, nulla in queste ore riesce a cambiare lo scenario bearish che si è dipinto sul nostro mercato da ieri, dopo la perdita del supporto importante FTSE/MB posto in area 16700 circa. I razionali sono sempre gli stessi, no news rispetto ai ieri e quindi evitiamo di scrivere cose scontate. Evidenziamo solo che il newsflow sui dati macro USA ed UK della mattinata, sostanzialmente in linea alle attese, è passato in secondo piano a causa del sempre più incerto esito elettivo presidenziale USA: francamente non riusciamo ad immagginare chi possa votare per Trump, anche se la Clinton non è che dia fiducia come ce la dava il buon Obama, che è stato un buon presidente (anche se ha fatto poco proprio per i neri), ma comunque siamo per la vittoria della Clinton come forecast su questo importante aspetto del mercato. Venendo alla nostra operatività daily oggi è andata bene in quanto avevamo dato un long su TerniEnergia, fra i migliori titoli dell'MTA, ed uno short su Brembo fra i peggiori del paniere. Anche l'indice non ha dato prova di forza ed il suggerimento di short "in mattinata se positivo" si è tradotto positivamente a partire dai 16550/600 al close di 16400, quello che in effetti oggi ha fatto il mercato. Il close è sempre in area numerologica, stavolta su Gann Level.
Per il resto non possiamo che attendere i nostri giorni dove ci prenderemo una rivincita sulla borsa. In verità vorremmo prendercela anche sul lavoro essendo "persone d'altri tempi" che non conoscono termini ed atteggiamente come individualismo, antagonismo, egoismo, arrivismo, ostruzionismo e lobby... per noi il lavoro è vita e non solo denaro e purtroppo non possiamo ridurre la faccia come vorremmo a chi ha tradito la nostra fiducia, un peccato che Dante poneva nell'ultimo girone del suo INFERNO. Figuratamente almeno al brokerage gliela faremo appena il mercato ce ne darà la possibilità, continuando a muoverci con intelligenza sul mercato giorno per giorno, altrimenti non verrà nulla di buono perchè è tutto regolato in modo molto preciso. Sul lavoro si tratta di attendere l'aiuto di Dio perchè da soli non possiamo farcela...
Detto questo per il trading oggi ENI ha chiuso il suo gap-up a 12.5 e poi è partita a razzo in un momento in cui il crude iniziava a risalire la china, non siamo riusciti ad entrare se non a 13.8 dai 13.5 perchè è stato tutto molto veloce e seguivamo anche altre storie. Questo ingresso ci penalizza al close come sempre succede quando si opera in trading, ma sul lungo periodo dovremo essere premiati anche perchè abbiamo comprato a 12 e non a 19... Abbiamo aperto delle posizioni short FTSE/MIB dopo questo acquisto quando l'indice batteva area 16550 circa, pronti ad abbandonarle se e solo se l'indice supererà il suo livello di short-coverage, cosa che pensiamo farà entro il 20 novembre; da capire però dove si assesterà quello livello, un po come una faglia di terremoto, in quanto prima dovremo vedere il minimo. Per il resto su apertura USA eravamo in positivo, grazie ad alcuni nostro cavalli di battaglia come Transocean (RIG) da +10% e WFM da +5%, anche se al close tutto si spegne con S&P500 arrivato finalmente a target di timing, ossia sotto 2095. Speriamo che tanga almeno l'area 2080 che è un supporto tecnico importante al mercato americano, poi verranno quelli esoterici.