"Close del 18 Novembre 2016"
18 November, 2016 - 18:13
Mercati sostanzialmente tranquilli se guardiamo in America ma anche in Europa, ed ovviamente la vicenda del referendum pesa sul nostro mercato con Brokerage che attacca da subito dopo l'open, dopo un frazionale positivo in allineamento agli altri indici. Brutto tracollo a toccare il supporto "tecnico" dei 16262, quota sopra la quale il mercato avrebbe dovuto chiudere al 18 Novembre, porzione terza del TC-52 week Italiano, con predict atteso sopra quella quota (close di oggi 16265, forecast di timing rispettato). Il primo minimo mattutino ha formato un livello di short coverage orario a 16400 circa, da cui il mercato ha poi ritracciato, dinamica sulla quale volevamo mandare un update short alla nostra operatività FTSE/MIB, dopo che era entrato ed evoluto con successo il segnale short dato in open al meglio, ma facevamo il tifo per il toro ed non volevamo evolvesse così.
Circa l'outlook pensiamo due cose: la prima è che il referendum non cambierà di molto lo scenario politico, visto che non sembra esserci un'alternativa a Renzi, e quindi continuerà lui a governare comunque vada (teoricamente dovrebbero governare anche altri con lui ma non fanno un cazzo sostanzialmente). L'evento non porterà cambi di prospettiva dell'indice, ma in caso di "No" le perturbazioni saranno consistenti, aizzate soprattutto dai Nazi che pilotano lo spread come cazzo vogliono. La giornata di oggi lo conferma, spread a rialzo del 2.7% e BTP che generalmente sono un po saliti... La seconda cosa che pensiamo e che con questa week dovrebbe terminare il periodo di favore dell'indice e la tenuta dei 16262 non è più garantita e sotto quella quota il mercato inviluppa discretamente. Non siamo mai troppo pessimisti, ma i bancari sono svenduti e crude ha concluso il suo rimbalzone, non vediamo luce nuova all'orizzonte.
Circa il trading il brokerage stamattina ci ha fermato subito, proprio dopo che non ci eravamo voluti mettere in sacca degli short di protezione perchè attendevamo un bottom in spike (che si era pure formato). Ci hanno trovato in tasca pezzi dei bancari più svenduti che mai, UC, BPE, PMI oltre che Unipolsai e Salini e ci hanno portato via reclamando i mancati stop loss che non gli abbiamo concesso ... siamo corsi parzialmente ai ripari sui boschi cercando rifugio nella riapertura di short FTSE/MIB dopo che li avevamo venduti a 16250 circa la mattina, e lì almeno 100 punti sopra siamo riusciti a ricomprarli, sul rialzo finale verso le 17:00 dopo aver atteso la rottura del 16400 per tutta la giornata. Performano bene comunque alcuni nostri titoli tra cui la vecchia "La Doria" che gli analisti hanno riscoperto ed ancora una volta titoli americani e russi. Close daily a -0.18% (negativo ma di fortissima difesa), close weekly a -0.07% non stiamo certo a guardare il frazionale, la delusione è piuttosto la mancata performance dovuta ad un long sotto di 800 punti ed al sovrappeso dei bancari proprio nel momento peggiore; siamo in ballo ai sondaggi della politica, tipo BREXIT e CLINTON, e anche sotto botta-Draghi con un'affermazione che credo abbia fatto eco; si discuteva di prezzi dei titoli, valore di ricapitalizzazione, RoE, costo del capitale. Noi pensiamo che il banking stia uscendo dalla crisi, quantomeno non fallirà, per cui i titoli li lasciamo nel cilindro "rimediandoli" alla prossima occasione visto che non esistono fallimenti che porterebbero dietro l'Europa intera ed anche oltre. Attendiamo i segnali long sul banking nazionale.
Buon WE.