"Brutta pezza del 6 febbraio"
06 February, 2017 - 18:24
Commentiamo una seduta spiazzante in quanto a risultato finale, ossia -2,20% del nostro indice su timori di involuzione Euro, a causa delle promesse di Marine Le Pen, e per il forte ribasso dei bancari capeggiati dal merdone Unicredit che oggi avvia l'aumento di capitale. A più di uno (molti più di uno), avevamo raccomandato di vendere venerdì oppure lunedì in open al meglio, soprattutto i diritti che oggi perdono moltissimo (-18% al close) e che come al solito subiscono la speculazione del brokarage, pronto ad affossarli per poi partecipare "a sconto" all'AdC. Ovviamente poi ritorneranno ad usare il titolo come Bancomat, visto che da sempre il grafico del titolo parte in alto a sinistra e termina in basso a destra, inclusi vari raggruppamenti 1:10, a parte fasi di ricopertura, violente, per non cambiare posizioni rilevanti in termini di partecipazioni. Partecipazioni da sempre fallimentari in quanto non è nella volontà del management, qualsiasi esso sia stato, quello di creare valore per gli azionisti: obiettivo unico è levargli i soldi. Evviva l'Italia !
Per l'indice sapevamo che area 19150/60 era un livello di short-coverage e la possibilità di romperlo per andare a rialzo sarebbe stata viva fino alla tenuta di 18850/00, perso il quale il mercato è crollato. Peccato davvero perchè una strappata a 19400/500 ci stava tutta ma il mercato non c'ha nemmeno provato.
Apprezziamo moltissimo le parole di Draghi di oggi, che è un vero leader politico, nascosto nella sua funzione, che ha risposto all'incitamento distruttivo anti-Europeista della Le Pen. Su lui e su un'altra brave persona, Angela Merkel, riponiamo le speranze per un futuro migliore che sia innanzitutto democratico ed europeista, sapendo poi conciliare le negatività della globalizzazione e dei flussi migratori per i quali la nostra posizione è notoriamente contro l'invasione culturale e della società multi-etnica, quindi nettamente Nazionalista. In questo senso Merkel e gli altri partiti pro-Europa dovranno comunque recepire queste esigenze diffuse ovunque.
Passando al PTF con uno spread ITA-GER che supera i 200 (+7%) e quello FRA-GER a 77 (+16%) in nostri BTP 2067 oggi affondando sotto gli 80 e si preparano a fare target a 70 come in altri casi storicamente rilevanti. L'unica cosa che ci conforta è la formazione oggi di un gap-down, rimasto aperto, che dovrà richiudersi quindi corretto acquistare ancora in caso di ribasso. Non l'abbiamo fatto oggi un po perchè già in posizione rilevante per il nostro PTF un po perchè stiamo monitorando altri titoli obbligazionari descritti su operatività di Portafoglio. Oggi nostro PTF segna brutta pezza su obbligazioni e azionario Euro, ma il forte rialzo dell'Oro BULLION EUR, l'andamento di alcuni titoli USA ed altre controtendenze estere (Russia) ci portano a chiudere a -0.06% che è un successo enorme di strategia di PTF. Adesso però il PTF deve performare e cercheremo qualcosa proprio in Italia e magari proprio sui diritti UC, con mordi e fuggi e con close daily delle posizioni (soldi in sacca). Sotto questo post c'è un articolo su obbligazioni in Rubli.