"Guerriglia Trading contro le potenze "
15 March, 2017 - 18:10
Per quello che conta oggi non abbiamo perso nessuna battaglia, almeno oggi, visto che il PTF ha chiuso in frazionale positivo, ma certamente la sofferenza da guerriglia-trading si è fatta sentire. Duro infatti lo scenario che si è manifestato oggi con un'apertura frazionale positiva del FIB che per certi ragionamenti, più o meno normalizzabili sul future e sui prodotti derivati IDEM/MIBO (in precedenza chiamati Movimento FIB), ha giustamente proseguito in trend positivo levandoci da subito la possibilità (ed anche la speranza) di vedere il bearish pattern FTSEMIB in evoluzione (almeno oggi). Nei fatti la forte positività è stata tutta e sola italiana, con il rebound dei ENI per il forte rialzo del crude e poi del settore bancario dove ha prevalso il denaro, anche per spread in ribasso. Alcune storie specifiche, come Leonardo (titolo ben segnalato oggi) e Unipol (ieri) hanno dato propellente al listino anche se è tutto ben manipolato ad arte con con BMPS bloccata da mesi ad a valore 0 (ad oggi) e titoli come Poste Italiane artificialmente sostenuta da patti brokerage che ne impediscono vendite con pezzature consistenti. Ma comunque FTSEMIB in grande spolvero con obiettivi in area 19820/20000 che sembrano oramai fattibili con alta probabilità, stante il fatto che il future scade venerdì.Passando ad altro USA ieri NON aveva generato un segnale di continuazione ribassista (ne DJ ne S&P500) e indici euro tantomeno, quindi ci sta questo rialzo frazionale ma ben distante dalla performance di 1.2% del nostro listino, con il paese che vive in debiti impagabili e di voucher: non apriamo discussioni politiche che ci farebbero passare per Nazi, Comunisti e Populisti nelle accezioni più negative. Staremo a vedere ma l'outolook rimane comunque negativo e secondo noi non c'è davvero un cazzo da comprare se non per trading o con qualche eccezione che è anche difficile da individuare.
Andando al trading ci siamo subito protetti dal "fardello" short compranto long FTSE/MIB appena dopo open, per quanto detto sopra, che abbiamo visto apprezzarsi nel corso della giornata compensando le perdite sugli short. Close a +0.13%, in attesa di cedole obbligazionarie, che è nulla contro la performance dell'indice ma non è negativo; la prima regola del trading è non perdere, la seconda è non dimenticarsi la prima, quindi invece che mandare in SL le posizioni short su FTSE/MIB e S&P500 abbiamo comprato long FTSE/MIB e NON venduto titoli USA che altrimenti avremmo venduto da tempo. I prodotti short in nostro possesso hanno quasi tutti strike alto, e quindi difficile che muoiano, e queste quote (2350/400 S&P500) erano le quote in cui a fine anno attendevamo lo S&P500 proprio per marzo 2017 ... quindi non vendiamo SHORT manco per il cazzo; peraltro ci sarebbe da suicidarci se poi fra qualche giorno lo S&P500 fa -5% su news politiche o finanziarie o altro, quindi non vendiamo un cazzo e continuiamo la battaglia day by day fino a diverse evidenze, per adesso mai verificatesi sull'indice USA che ha piegato sulle nostre resistenze ma senza proseguire. Coscienti che stiamo combattendo contro il mostro Americano e contra la manipolazione nazionale dei furbetti del giglio magico, andiamo avanti così.