"Mercato attendista su Labor Day"
07 September, 2015 - 19:05
Borse europee generalmente positive frazionali, fatta eccezione per gli spagnoli dell'IBEX. I mercati aprono con soprendente vigore dopo che il close cinese era stato "solo del -2.5%", dopo 2 giorni di chiusura, quando invece ci si aspettava una riapertura più pesante, seguendo gli storni su USA e delle borse Europee del venerdì. La seduta è stata caratterizzata da scarsi volumi proprio per via della chiusura delle Borse americane ed anche dall'assenza di dati macroeconomici particolarmente rilevanti. Se vogliamo "il notizione" negativo è arrivato dalla Cina che infatti ha rivisto al ribasso la crescita del PIL dal 7,4 al 7,3%.... cazzo un vero e proprio disastro ! (il tono è ironico ovviamente). Questa forzatura negativa del newsflow unita alla tenuta di quota 21350 ci porta ad essere maggiormente confidenti su potenziali rialzi del mercato, quantunque la seduta non sia stata brillante in volumi, quindi da cancellare nel processo di analisi, e sempre orienta a ribasso (mood lateral-ribassisata), come da grafico sotto a candele 15 minuti.Il nostro portafoglio ha sofferto leggermente per un lieve storno dei metalli preziosi, della borsa Russa, a cui si è compensato con un buon andamento del settore azionario (euro, perchè quello USA è chiuso). In questo abbiamo voluto osare su DAX con manciata di posizioni long x7 DAX comprate a metà mattina, proprio sui minimi della "barchetta" (17.8 del certificato SGx7) cercando di differenziare su mercato tedesco rispetto a controbilanciare gli short su mercato italiano che lavorano come copertura di PTF. Stare dentro un Panzer ci rassicura di più che dentro i "cararmati di Mussolini" (del conglioncello Renzi). Stamattina ci siamo dedicati alla ricerca di obbligazioni di lungo termine a tasso fisso, sotto i 100, sovrane, con tassi superiori al 5%, ma a parte una Greca non c'era un granchè, nemmeno una messicana del cazzo oppure una dei paesi dell'est tipo Rumeni, Croazia ecc... Quelle corporate dei settore OIL, come quelle Petrobras, rappresentano ad oggi una valida soluzione per il rafforzamento dell'obbligazionario depresso, ma da un lato vogliamo attendere momenti più di panico dall'altro i titoli di debito non ci piacciono manco un po; con tutta franchezza preferiamo entrare long sul crude o su una banalissima azione ENI, anche perchè si impegna meno liquidità, ma comunque continuiamo con la ricerca e selezione. Fallimmo a suo tempo l'obbligazione BEI su Russia in Rubli, sotto i 90, quando crollo il Rublo, e in questi casi il tempismo è tutto... Il nostro Grande Zar saprà perdonarci se abbiamo dubitato di lui.