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"Seduta PIL Cina" logo fabiolongo.com

 

19 October, 2015 - 18:16

Sin da questa mattina (notte) abbiamo atteso con trepidazione il dato PIL cinese e la reazione dei mercati, prima musi gialli e poi euro, non è stata ne carne ne pesce. FTSE/MIB apre in forza ma non spacca le nostre quote di resistenza. Un dato che è stato meno peggio del previsto (e comunque ben largamente positivo, magari ce l'avesse l'eurozona) che da un lato non rassicura di un'economia forte (cinese) e dall'altro aumenta la probabilità che a fine anno FED alzerà i tassi. Forse sarebbe stato meglio un dato negativo a scrollare un po i mercati ed a levarli da questa congestione che non porta grande risultati sul trading in quanto le quotazioni sono in netto stallo ed il forecast è molto difficile, anche per probabili trappole in un verso o nell'altro. Abbiamo avuto tempo, eccezionalmente, oggi, per leggersi un po di social minchia; è stato disarmante: c'è una valanga di coglioni pieni egocentrismo e di super-io, che postano twit (o come cazzo si scrive) ogni mezz'ora, con immagini di onnipotenza mediatica, tipo cuffiette, postazioni multi-scheremo e tante altre minchiate che non servono ad una benemerita ceppa; potrà confermare in nostro Hedge Fund Mario G che senza HFT, TOL e newsflow real time ha costruito una fortuna economica con il suo metodo infallibile di coraggio, pazienza e value investing. Fatto sta che i coglioni indicavano area 22500 come quota limite per i rialzi e quando hanno visto il 22532 e poi il ribasso sono spariti facendo solo una cronaca ridicola di dati e statistiche inutili. Ben sapevamo che il livello di forza non era il 22500 a matrice "mediocri", ma un'altra quota che ci guardiamo bene dal condividere su Internet. Non level, no party.
Detto questo la situazione si complica in quanto a evoluzione predicibile e sembra, almeno al momento, ridurre al minimo lo storno che prevedevamo proprio per questo periodo, forse perchè questa fase di debolezza si è misurata con dati buoni, con collocamenti importanti come Ferrari dove non interessa a nessuno violentare il mercato. Staremo a veder in quanto i timing bearish non sono affatto scaduti. Confermiamo tutte le nostre previsioni, quindi.
Per il trading siamo in modalità di incursione, proprio con la maschera che abbiamo indossato ieri nella battuta di pesca, incursione che dobbiamo risolvere velocemente per non rimanere congelati nello stallo del mercato e nel deprezzamento dei certificati in nostro possesso (hedge short x7 FTSE/MIB): nel pomeriggio abbiamo liquidato posizioni short x7 EUR/USD (che avevamo comprato quando i guru di cui sopra dicevano di andare long perchè la FED non alzava i tassi) e poi abbiamo acquistato ENI, e tenuto i long DAX dopo lungo meditare. Aspettavamo ENI a 14.5 o comunque sotto i 15, mai scesa sotto i 15.1 in questi giorni, abbiamo visto un titolo forte che oggi ha tentennato forse per il  calo del crude e ci è comunque sembrata una buona occasione di medio periodo vista la netta sotto-performance rispetto al listino sul lungo periodo, compensazione che comunque dovrà esserci anche per portare il mercato "lassù" dove crediamo possa arrivare.  Per il resto monitoriamo farmaceutici USA alla ricerca di un ingresso in valuta USD che, in prospettiva, rappresenta una leva all'investimento con moneta locale Euro.
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