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"L'angolo di Lorenzo DB - 25 Ottobre 2015" logo fabiolongo.com

 

25 October, 2015 - 09:06

Pescata fine ottobre
Una bella pescata di un sabato di fine ottobre, periodo di eccellenza per i polpi e seppie. Mancano all'appello vari pezzi: un grosso sarago non ritrovato nell'anello dei pesci quando sono uscito, un polpo da 2 kg (tipo quello a dx) ed un cefalo da 1 kg regalati lungo la via di casa, un sarago enorme slamato durante la raccolta in tana (un vero peccato), e purtroppo una spigola molto più grande di quella presa (6 etti), di circa 1 kg, che mi ha ipnotizzato con il suo sguardo... non ho sparato avendola a dritta a mezzo metro, un'esperienza mai vissuta e su cui sto ancora riflettendo ...  Non so se possa aver influito il disagio per i branchi di grandi meduse viola che mi colpivano alle spalle e che mi avevano innervosito perchè si frapponevano agli obiettivi... 

Di seguito il commento di Lorenzo DB sullo scenario macro economico.

Cari Lettori,
questa è stata una settimana entusiasmante sui mercati finanziari. Si stanno dispiegando quelle che saranno le mosse delle banche centrali nel prossimo futuro, e sappiamo come esse siano il driver vero dell'intero sistema economico/finanziario. La prossima settimana tocca alla Fed, anche se è scontato che non vi sarà alcun aumento dei fed funds, capiremo dalle minute e successivamente dal beige book quando scatterà il primo fatidico aumento dei tassi dal 2006.   Andiamo con ordine.
BCE: questa settimana la BCE si è riunita a Malta, Drago Draghi è stato, come spesso accade, amico dei mercati e in particolare dei longer. Nell'analisi della Bce sulla situazione Macro e finanziaria dell'eurozona, vi è tutta la preoccupazione che questa fragile ripresa possa arrestarsi sotto i colpi di una inflazione che non vuole salire, soprattutto per motivi esogeni ( crude), ma anche per il fatto che le economie emergenti in primis la Cina stanno rallentando più di quello che i burocrati dell'Impero di mezzo vogliono farci credere. Bene il Drake è intervenuto a gamba tesa, senza mezzi termini, e ha detto che a Dicembre la politica monetaria sarà rivista tenendo conto delle difficoltà che stanno emergendo, anzi ha sostenuto che " qualche membro del board voleva già intervenire" e che il QE targato Francoforte, è flessibile e sono pronti a modificare, durata, quantità, e qualità dello stesso.   Più chiaro di cosi......Ma adesso gli analisti stanno pensando cosa voleva intendere per modifica? se è solo la durata non cambia granché, in quanto la Bce ha come target il raggiungimento del tasso di inflazione al 2% poco sotto ( 1,8/1,9%), e non portare avanti  il QE fino alla scadenza prefissata. Quindi con un inflazione core ( senza alimentari e energia) siamo allo 0,9% ma che quello all items è allo 0,2%, basterebbe un repentino cambiamento delle strategie dell'OPEC che ci troveremmo fra qualche mese a target. Diverso sarebbe se oltre alla durata ci fosse un ulteriore decisa spinta verso la quantità ovvero l'aumento dell'importo mensile di titoli da acquistare, che attualmente è pari a 60 mld di euro mese. Ricordiamo come sottolineato in precedenza, che l'attuale QE euro è pari al 5% del Pil dell'eurozona, mentre altre banche centrali hanno fatto molto di più. Si potrebbe tranquillamente raddoppiare, ma a questo punto vi è un altro problema che consiste nel fatto che già ora alcuni paesi come Germania, Finlandia, Olanda, Slovacchia e Slovenia hanno finito le scorte di bond acquistabili e quindi monetizzabili e altri Paesi fra pochi mesi dovrebbero ritrovarsi nella stessa situazione.   Che fare? incidere sul terzo pilastro, la qualità, aumentare lo spettro di bond acquistabili oltre che sul debito sovrano, arrivando fino ai 30y, anche in corporate bond ad alto rating, magari andando ad aiutare molte big corporate, acquistando i loro bond facendo scendere i tassi e gli oneri finanziari su di esse, magari aiutando che so...volkswagen? ma va? Cmq per noi che viviamo di finanza e non è una ottima notizia che aspettavamo da qualche settimana.  

Cina: la Banca centrale del Popolo ha deciso di diminuire i tassi, e dare un'ulteriore spinta a favore dello sviluppo economico. La bolla finanziaria è scoppiata e adesso siamo in una fase di assestamento, i consumi interni tengono come anche gli investimenti, pericolosa è l'altra bolla che ancora non è scoppiata quella immobiliare che potrebbe far colare a picco l'intero sistema bancario. Il governo dice che il Pil si assesterà sul 6,9%, voi ci credete? Io no. Tutte le giornate di passione ad Agosto e settembre per un misero 0,1% in meno a quello programmato? si vede che la carne di cane da alla testa... E' vero che la fase più acuta si è scatenata nei primi sei mesi dell'anno e che adesso le cose si stanno stabilizzando, ma penso che il calo cmq sia più consistente, per me ed i miei colleghi siamo attestati su un 4/4,5% che vuol dire deciso rallentamento ma nulla di particolarmente grave, per ora. Infatti secondo una società americana che si chiama SpaceKnow, fondata in California nel 2013, che ha inventato lo SMI satelite manufacturing index, la Cina ha subito un rallentamento molto più forte del previsto. Questa società è in grado attraverso mirate immagini satellitari di determinare a quanto ammonta il Pil di un dato Paese, in base a fotografie di porti, analisi del traffico autostradale, foto di parcheggi di importanti siti commerciali, e così via, e da questa documentazione traspare che le autorità cinesi stanno barando.  

Di solito non faccio analisi di trading, per quello c'è fabiolongo.com. Però vorrei mandare un messaggio alla flotta che abbiamo ben 4 gap-up aperti e un gap down, vedere grafico FTSE Mib e questi Gap DOVRANNO ESSERE CHIUSI.....di solito la teoria dice partendo dai più recenti....meditate gente meditate.   

Buona settimana.
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