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"Seduta del 28 dicembre" logo fabiolongo.com

 

28 December, 2015 - 18:14

E' stata una seduta inizialmente poco movimentata e poi girata in volatilità e debolezza (grafico sotto a 15') da quando il future del Crude ha iniziato a segnare il -3%. Nell'analisi svolta nel weekend avevamo ben segnalato che la commodity, oltre ad essere il market mover di questa settimana, era arrivata su short coverage millimetrico, 38.1$, e quindi si trovava ad un test di forza; lo scenario ribassista ben descritto nel nostro Forecast Mercati Finanziari 2016 non dava troppe speranze almeno fino a quando non ci sarà un minimo razionale fondamentale per pensare in un aumento di posizioni in denaro, qui sembrano essere tutti in lettera nonostante un downsize obiettivamente limitato (10$ ?). Purtroppo le cose sono evolute negativamente e così il ribasso si è portato appresso l'indice americano, tutti i titoli del settore energetico che stamattina non avevano aperto male. La cosa che preoccupa di più è sempre S&P 500, per la sua guida sugli altri indici indipendentemente dal crude ed in questo caso l'indice sembra perdere forza per la bullish continuation. Lo scenario del FTSE/MIB non è malaccio, pur essendo peggio di quello Americano, ma lascia aperta lo potenzialità di qualche giorno di rialzo. I volumi oggi sono stati bassi e credo che da domani gli scambi faranno data contabile al 2016, quindi potrebbe venir meno la spinta a rialzo, quindi pattern vivo ma incertezza sulla partecipazione ai mercati. 
Fra le storie da segnalare c'è il rimbalzo del Natural Gas che si aggiunge a quello dei giorni precedenti, dove i mercati euro erano chiusi, oggi parliamo di +10% del classico ETF Natural Gas e di +42% sui leva 3, ma si tratta pur sempre di uno short coverage che deve solo ricordarci che lo stesso avverrà su crude prima o poi, quando hedge fund ricopriranno loro posizioni ribassiste. 
Per il trading oggi ci siamo mossi con il criterio del recupero della liquidità e di avversione al rischio: nella prima mezzora abbiamo lasciato BMPS sui massimi di giornata (1.288 su 1.29) che strappava a rialzo, non ci siamo fatti inculare ulteriormente, (poi ha chiuso in frazionale). Erano tranche prese a 1.27 giorni fa e che avevamo visto precipitare a nightmare 1.15... quindi ci abbiamo messo la firma, su queste, vendendole "in profitto", ma con una netta perdita contabile, considerando il PMC di 2.4 che abbiamo pur avendo partecipato ad AdC.  Siamo chiamati a trade di vendetta, ovviamente .... Poi è stata la volta di SNAI, nostra scommessa di dicembre, persa, ma meno peggio di quanto poteva essere in open avendo recuperato il 75% della perdita in essere. Oggi il titolo ha aperto a merda e perdeva un altro 5%, nuovo nightmare di PTF, poi ha strappato a rialzo con ondate brevi e lunghe pause, con 2 sospensioni: ci siamo messi in vendita  al meglio sulla seconda che è tracimata in asta di chiusura, dove abbiamo chiuso a 0.85€ (corrisponde a short-coverage 0.856€, quindi a posteriori possiamo dire che non c'era nemmeno un segnale bullish formatosi). Non entrano sell su Engie ed ENI, chiudiamo la seduta in sostanziale pareggio, recuperiamo il 7% di liquidità ed adesso dovremo gestire la posizione su obbligazione Venezuela che ci preoccupa non poco dopo l'abrupt post-elezioni e il forecast del crude. 
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