"Incubo Gennaio 2016 "
15 January, 2016 - 21:00
Si è chiusa la seconda settimana di gennaio 2016 nel modo peggiore, ossia con indici azionari in forte ribasso, Crude che nell'ennesimo crollo adesso è realmente sotto i 30$, scenario FTSE/MIB sotto un altro Gann Level. E' vero che ci aspettavamo un periodo di forte debolezza per queste settimane centrali di gennaio, il famoso Market Trine, ma è altrettanto vero che non ci aspettavamo uno scenario di questa portata in termini di profondità e persistenza. C'erano stati anche dei segnali classici, quanto rari, di bullish reversal... addirittura abortiti. La cosa che ci spaventa (se il brokerage voleva farlo ci è riuscito perfettamente) è il fatto che nulla riesce a fornire un impulso a rialzo ai mercati e che lo scenario crude adesso potrebbe comportare una reazione a catena; per il primo fatto i movimenti a rialzo, violenti che siano stati, pure con volumi, durano solo qualche ora ed arrivano a short-coverage, come quello di ieri perfetto su FTSE/MIB che dal Gann Level si è portato a 19980 (short coverage preciso) e oggi sin dall'open ha ricominciato a spingere a ribasso non appena il future del crude si è presentato negativo. Un Bear Market di una "costanza" e profondità che forse nemmeno all'inizio della crisi del 2007-2009 era così forte. Per il secondo punto noi non siamo certamente quelli che si spaventano, ma la guerra fra USA/Russia/IRAN/Arabia adesso inizia a coinvolgere anche altri Stati ed aziende e per la globalizzazione produce poi un effetto a catena di dimensioni difficilmente prevedibili. Questi giorni sembra arrivato il momento del Venezuela con la sua obbligazione 2027 scesa di rating di due botte, ultimo livello prima del default. Non pensiamo che succeda, perchè il crude oramai ha uno scarso downsize tecnico, ma intanto ogni cent che il crude scende piovono vendite enormi sull'obbligazione anche se fra qualche tempo staccherà anche la cedola semestrale.Per il trading appuntiamo acquisto di INTEL a -9%, ossia area 30$, acquisto di tipo strategico che per noi è stata un'occasione nonostante i risultati del momento. Per il resto portafoglio fortemente penalizzato e calmierato solo da quelle ultime pezzature short che abbiamo in PTF e dall'aver alleggerito ENI in open sui massimi di giornata (in profit rispetto all'acquisto a 12.77 di giorni fa). Ma ovviamente non ci piace leccarci le ferite e rimpiangiamo di non trovarci con un hedging più consistente, anche se le vendite fatte giorni fa sui segnali di bullish reversal probabilmente le rifaremmo ancora, essendoci dei momenti anche per vendere l'hedging e poi ricostruirlo: con il crude a 33$ e FTSE/MIB a 19500 non immaginavamo di dover proiettare 26$ e 18800 o peggio 17500, incubo da cui speriamo di uscire presto altrimenti sarà peggio del 2009.