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"Angoscia e Depressione al 9 febbraio" logo fabiolongo.com

 

09 February, 2016 - 18:39

Nuova seduta incubo, sul nostro mercato, con un -3.3% closed ancora fortemente violento ed a cui si è aggiunta una nuova variabile, quella della malignità della volatilità delle prime ore. Non ci sono altri aggettivi oltre che RECORD per descrivere l'intensità del bear market sul nostro mercato, indice su cui sembra si vadano collezionando anche scommesse ribassiste (opzioni) che fomentano il sell off degli operatori proprio come successe nel 2008. Oggi pensavamo che il 16140 poteva essere un punto di reversal in spike (livelli di manipolazione del mercato, non esoterico) e sembrava che lo fosse quando il mercato, dopo apertura incerta, ha piegato con violenza ma poi rimbalzando immediatamente, come se fossero scattate chiusure di short in massa a cui si accodavano acquisti su titoli del settore. Invece "manco per il cazzo", nel senso che non si batte il primo livello di short-coverage (e manco lo si è raggiunto) e tutto riprecipita a ribasso con debolezza crescente. Nel pomeriggio abbiamo mandato un aggiornamento di Operatività suggerendo tentativo di long in area 15600 (e poi ci sarà una debolossima fan 1x16) ma il mercato non ci è arrivato; vedremo domani. 
Il bull market è già morto da tempo, improvvisamente ad inizio anno dopo la pubblicazione del nostro forecast (fortuna che l'abbiamo pubblicato prima di fine anno ... ) ma francamente noi non ci aspettavamo una distruzione così importante e così "perpetua", anzi eravamo anche per un ipotesi di "bull trap" nei primi mesi prima di avviare l'inferno. Obiettivamente se i nostri capitali fossero stati importanti come quelli degli operatori (abbiamo solo il 25% del nostro capitale liquido sui mercati finanziari), anche noi ce ne saremmo andati fuori dai coglioni proprio i primi giorni dell'anno, ma alcune cose hanno dell'incredibile come il titolo della Generali, buttato al vento nonostante siano ladri patentati del circuito e del cartello assicurativo. Aggiungiamo al commento il fatto che l'attenzione al long è fortissima da parte di tutti, e se così è il mercato non ripartirà mai. Ci vorrebbe un "notizione" che non possiamo nemmeno immaginare. Per finire, ma non per ultimo, abbiamo un setup negativo, di quelli fortemente affidabili (porzione del Gann Square), quindi occhio che il bear market non conosce fondo, come successe nel 2008 e come potrebbe benissimo succedere quest'anno con 11000 punti FTSE/MIB, nostro vecchio target fortunatamente sempre smentito. Rimaniamo ottimisti per il breve periodo, confermiamo un semaforo verde anche in assenza di ogni minimo segnale.
Per il trading abbiamo difeso un po il PTF con dei trade long (non ci sono prodotti short validi, se non i future e le opzioni che noi non tradiamo per policy): sostanzialmente (figura sotto dal basso verso l'alto) abbiamo venduto metà dei long di ieri in apertura, visto che non era aria, ricomprato a 16180 come da operatività ed anche a 15950 per tigna, poi abbiamo lasciato in profit dei pezzi a 16400, di ritorno dalla strappatona a 16600 (pentiti di non averli lasciati tutti lì). Non eseguito l'ordine di vendita a 16800 che era lo short-coverage. Ci siamo portati a casa qualche "piottata" ma sul PTF gliene abbiamo lasciate molte di più. Dovendo necessariamente comprare per non morire, acquisto nel pomeriggio di altre quote Generali, con ipervenduto record storico anche se è non ai minimi storici, acquisto nemmeno ai minimi di giornata, di tipo cassettista.
Non ci roviniamo la serata e la vita in genere, stasera apriremo una bottiglia presa in Francia (Chateau de Mercues, Malbec del 2011) perchè ci dia la serenità (al terzo bicchiere) di uscire domani a caccia dell'orso con capitale aggiuntivo e ben pesato a mezzo ETF Lyxor FR0010010827.  Vive la France ! 
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