"Seduta Attendista del 8 Giugno "
08 June, 2016 - 18:45
Commentiamo con ritardo una seduta che abbiamo vissuto solo al mattino per via impegni pomeridiani presso cliente.Il nostro, indice come gli indici euro, oggi staziona in volatilità sui livelli di ieri, come da grafico orario qui di lato in zona cerchiata, in una seduta che è apparsa come take profit soprattutto sul settore bancario. Avevamo questa view "ribassista" stamattina sull'indice, data la brutta candela S&P500 ed un livello numerologico di natura Gann Level non infranto, ossia 2118 attualmente nuovamente in test su S&P500, e diciamo che le cose sono andate così con un immediata razione sul primo supporto utile 17800 prima di puntare al 17688 e quindi il gap-up è rimasto aperto. Ci spiazza invece il take profit sui bancari ed il rialzo del crude, che invece vedevamo rispettivamente ben messi e su una resistenza. In verità non è che ci sia stata una netta controtendenza, Crude è sempre lì (ma supera una resistenza esoterica confermando forza sulla scia dei dati delle scorte, che sono scese) e il settore bancario che si era dimezzato di valore nel corso degli ultimi mesi rimane comunque dovè, sul bottom offrendo oppoirtunità di acquisto da capitalizzare nella seconda parte dell'anno. Certamente brucia come "fault" il segnale di bullish reversal, debole che era, su UCG che oggi incassa un sonoro -4.5% invece che strappare a rialzo subendo un po tutto lo scenario di rinnovati timori di NPL e di fallimento dell'AdC di Veneto Banca. Vorremmo nuovamente ricordare che "Banca Italiana" è sinonimo di truffa ed il bello è che hanno "la faccia come il culo" di continuare a chiedere soldi allo stato ed ai cittadini, con un nome mascherato, Atlante, di cui oggi abbiamo anche sentito l'incredibile versione di Atlante II per nuovi NPL... incredibile.... vorremmo governare noi questo paese per rifondarlo dopo aver bruciato tutto quello che deve essere bruciato, inclusi BTP che ancora oggi arricchiscono persone e spesso persone anziane togliendo il futuro ai giovani. Così è purtroppo.
Per quanto riguarda il trading abbiamo solo un po allegerito ENI in apertura per scarsa confidenza sul crude anche in ragione di un hedging che nuovamente non vale più nulla. Non troviamo di contro incrementi vertiginosi sui titoli, anche se da ieri ENGIE, RWE, ENI sono tornati in profit e diversi titoli hanno recuperato molto dalle perdite di inizio hanno, ma certamente il crude ha performato meglio ed il leva 3 short (3OIS), quantunque centellinato (ad inizio anno valeva 600€ a pezzo adesso 88 circa, nostro PMC 150) ha perso violentemente rispetto al gruppo "azionario OIL", anche se il saldo complessivo è positivo a causa dei pesi dati. Ci sono cose che ci dispiacciano, come mancate opportunità, ossia non siamo riusciti a ri-entrare su obbligazione Venenzuelana ed il mancato profitto, sebbene causa della prima regola (che è evitare le perdite), è sempre una sofferenza quando si era intuita la via giusta. Comunque anche oggi leggero apprezzamento del PTF con indici azionari generalmente deboli in Europa e America, frutto di un buon stock picking e di gestione attiva. Vedremo sul sell come riusciamo a muoverci, per adesso li teniamo tutti, sui rialzi però saremo dalla parte della lettera... ed occhio ai bancari inoltre, settore che potrà regalare grandi performance nella seconda metà dell'anno, se i mercati dovranno continuara a salire.