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"Brutto Momento di metà giugno" logo fabiolongo.com

 

13 June, 2016 - 18:14

Dispiace sempre commentare una seduta bearish da -3% come questa di oggi, per noi che di animo siamo degli incorreggibili rialzisti, anche se in tutte le varie analisi avevamo ben evidenziato lo scenario fortemente bearish. Pensavamo/speravamo che area 17000 FTSE/MIB poteva essere sufficiente per attuare un recovery mentre invece il mercato ha trascurato completamente i buoni dati Cinesi sulla produzione industriale ed ha aperto in gap-down accelerando poi a ribasso e chiudendo anche peggio sui minimi di giornata (vedi grafico FIB a 1 ora).  Le recensioni  additano il crollo di oggi (noi fra i peggiori d'Europa) ai timori Brexit (menomale che sono timori perchè immaginiamo cosa succederà se ci sarà per davvero) ma il tutto sembra ben nutrito da una forzatura speculativo short da parte del brokerage organizzato e ben focalizzato sul nostro paese. Vogliamo sperare che il titolo sia azzeccato, ossia che si tratti solo di un momento, anche se oramai a 16600 i nostri target di area 18400 per il 21 giugno sembrano definitivamente morti, a meno che Draghi, l'unico che può salvare i mercati, non dia subito anticipazioni di quello che farà in caso di Brexit; dovrebbe essere qualcosa di veramente sconvolgente, del tipo ingresso della Russia nell'Europa ( faccetta che ride :-)  anche se non c'è un cazzo da ridere), per invertire questo inviluppo che appare davvero preoccupante: avevamo avvertito di target ribassisti a botte di 500 punti con daily almeno da 300 punti e pensiamo che sotto i 16500 il mercato punti al target di Bradley (major setup) portandoci sotto i 15700 in un colpo di fulmine. Bear market di stampo 2009, come ad inizio anno.... Tuttavia, nel merito tecnico non siamo per il Brexit e stasera ci va di addormentarci con un ottimismo razionale, non di dissonanza cognitiva, immaginando un lieto fine. S&P500, sempre più indeciso ma sempre lì nonostante la super-minaccia Trump (altro che Brexit, significa nuova guerra mondiale...) e crude che inverte sul primo supporto utile, sono due elementi che rafforzano un razionale ottimismo anche se il "morale" è a terra. Non commentiamo quindi ulteriormente la raffica di sospensioni soprattutto sui bancari, con UC che sostanzialmente vale meno della metà di quanto valeva un anno fa... e non pensiamo sia prezzata correttamente, considerando un P/E teorico di 8 (sicuramente è meglio di PosteItaliane dove il brokerage non ha ancora avuto il semaforo verde per lo short selling... arriverà anche qui...)
Per il trading oggi altra pezza al PTF (nell'ordine del 2%), passa in stop loss il turbolong 17000. Come contro-misura reattiva abbiamo comprato in open dei minilong a strike molto basso e poi vededo la mal parata anche degli ETF nel pomeriggio. Non era il caso di aumentare la nostra partecipazione su UCG su cui vediamo un buy con SL indicato stamattina sul Privé (per chi lo vuol mettere) e non sapevamo dove mettere gli ultimi spicci, quindi abbiamo inserito un 7% di capitale aggiuntivo comprando l'indice a mezzo ETF Lyxor FTSE/MIB. siamo quindi molto più long di venerdì, in strategia high-risk. Vendita di pezzature short crude, quelle comprate giorni fa, e questo è un profit, mentre tiene il PTF USA come misura di differenziazione, assieme a GOLD, che ha funzionato. Manteniamo in PTF l'hedging sul FTSE/MIB, che rimpiangiamo di aver mollato a 17250, e sui ribassi ulteriori senza una gamba ribassista proveremo a mollarli rimanendo tutto long, lavoro permettendo.
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