"Seduta del 12 settembre 2016"
12 September, 2016 - 18:22
Commentiamo in ritardo una brutta seduta del lunedì sulle piazze euro, abbondantemente attesa dopo il crollo USA di venerdì sera, che ci lascia sentire il ruglio dell'orso. Non ci piace mai commentare sedute ribassiste e quindi andiamo veloci: a livello "fondamentale" tutto nasce dalla probabile decisione rialzista dei tassi FED di settembre, ma in realtà era lo scenario tecnico-fondamentale che non ha lasciato altri spazi rialzisti al mercato USA, ossia a 2200 di S&P500 sono pochi quelli che continuano a comprare e quindi solo una correzione può/poteva rendere appeal nuovi ingressi su USA. Circa l'Italia brokerage sempre ben pronto a speculare a ribasso, dato lo scenario del paese, economico, sociale e di inquadramento "sfortunato" nella comunità europea, sogno di unione economica politica che volge in lenta disgregazione (fondamentale l'eventuale referendum Austriaco). Detto questo dal punto di vista tecnico Crude rimane ben impostato e potrà risollevare le sorti di una parte di equity e quindi ci sono motivi di positività; il FTSE/MIB chiude peraltro proprio in linea di confine (16840) dopo aver testato a livello millimetrico-maniacale un livello numerologico su cui noi oggi avevamo dato un long mordi e fuggi: siamo molto contenti del signaling dato in questo periodo. Non c'è quindi un segnale short sul FTSE/MIB ma non c'è nemmeno un segnale long che si avrebbe qualche centinaio di punti sopra. Infine, ma non per ultimo, dobbiamo considerare la scadenza del derivato che si avrà a fine settimana con il solito movimento FIB che comanderà su tutto, anche a costo di andare contro corrente, movimento che non si è attuato nonostante il volume sostenuto, ma non sufficiente, di contratti FIB scambiati. DAX sembra convergere verso la chiusura di uno dei 3 gap-up rimasti aperti da mesi e mesi ed approda per adesso su un livello tecnico che per il momento sembra tenere. Con il close USA avremo uno scenario maggiormente chiaro con cui fare i conti nell'operatività di domani.
Per quanto concerne il PTF ed il trading oggi è stata una giornata negativa (PTF -0.72%) ma non drammatica e non abbiamo potuto far molto. Non abbiamo potuto vendere short a 16667 perchè eravamo da cliente e quando abbiamo visto il FTSE/MIB in recovery a 16800 (lontano dai minimi fatti) abbiamo tardivamente alleggerito un po gli short FTSE/MIB, perchè come detto il segnale bearish di continuation non c'è (sperando che l'orso adesso non alzi la zampa e dia una zampata distruttiva fino ai 16000 punti). Non ci siamo sentiti di entrare su i titoli USA che stiamo monitorando, tipo Ford, WFM, Mylan ecc.. anche perchè la liquidità è scarsa e ci serve riservarla per operazioni di gestione nel caso di bear market. Probabile uso domani sul turboshort 17500 laddove il mercato non spacchi quote di prima resistenza.