"Seduta del 16 settembre"
16 September, 2016 - 18:03
Oggi commentiamo in orario ma con forte delusione per l'andamento ribassista dei mercati che nel breve periodo (ore) prevedevamo rialzista e che speravamo potesse anche durare nel pomeriggio e nel close. Ne è uscita, nella sostanza, una seduta veramente brutta, guidata dai ribassi dei bancari e dei titoli OIL che fanno la cosa più semplice possibile, ossia proseguono nel trend ribassista formatosi da qualche giorno, così come i tecnologici continuano a salire in un era dove sembra che mangieremo pane e processore Intel piuttosto che social minchia digitale. L'aspettativa è stata rovinata da caratteristiche di volatilità del mercato dove i sincronismi overnight USA/EUR nemmeno funzionano più, una sorta di decorrelazione caotica ribassista che pensiamo si sia instaurata con target data FED e che non ha trovato respiro nemmeno oggi alla scadenza del derivato. Il close del FTSE/MIB, accentuato in negatività dai bancari molto pesanti (es BMPS -10%, UC ed altrie major da -6%) ed inasprito al close passando tutti i titoli in negativo (eccetto Italcementi che è sotto OPA), non lascia adito a prospettive ancora ribassiste dovute a target finanziari di prodotti Sedex, ora molto più importanti del FIB e dei future in quanto avranno scadenza a 3 mesi; la pressione bearish sicuramente avrà altri momenti di manifestazione. Lietissimi di sbagliarci e per questo weekend ci congediamo con particolare tristezza un po per tutta l'evoluzione settimanale.
Infatti oggi benchè in perdita molto minore del FTSE/MIB (-0.6% contro -2.5%), segniamo ancora una volta una performance negativa con un bilancio settimanale fra i peggiori dell'anno, con un -2.9% weekly mitigato solo da una strategia di PTF con hedging diretto e non correlato (ORO), ma ovviamente l'ira che abbiamo dentro (anche se siamo sempre cordiali e razionali) non trova pace perchè in parte è dipesa da noi. Infatti avevamo lasciato i tecnologici che comunque stanno tenendo, aprendo posizioni short su indici, e ieri USA andava ben a rialzo e nostri titoli USA scendevano nella classica beffa. Oggi la situazione si è normalizzata, abbiamo anche titoli USA che fanno controtendenza rispetto a mercati a ribasso, però cerchiamo sempre la perfezione e questa settimana non abbiamo sicuramente fatto storia. Siamo quindi sotto botta e dovremo porre rimedio a tutto questo, probabilmente con inserimento di nuovo capitale in posizionamento LONG nella formazione di un bottom pre-FED avendo a riferimento dinamiche correttive (e non distruttive) suggerite dai timing. Per il trading abbiamo comprato solo altre ENI, pur se non ha generato il segnale di bullish reversal che cercavamo; ingresso dopo le 17 a 13 precisi, avendo venduto pezzature esattamente 1 euro sopra giorni fa e pensando che possa essere una buona carta nei prossimi giorni anche se non da trading. Volevamo segnalare anche che parte delle performance negative sono dipese da E.ON (che un giorno fece -15%) che si scinde con queste condizioni finaziare indicateci da Banca Sella. I diritti Uniper non li vediamo in PTF ma la banca ci rassicura che sono ... il problema e che le banche non hanno indicazioni di come procedere per assegnazione di azioni o per la vendita, quindi sono soldi che non vediamo ne in diritti ne in un cazzo, e che non possiamo vendere, questione tediosa su cui dovremo lavorare prossima settimana...
Buon WE.
RIEPILOGO OPERAZIONE
Strumento finanziario oggetto: AZ. E.ON, ISIN DE000ENAG999, Cod. Interno 601902
Strumenti finanziari derivanti: DIR. UNIPER, ISIN DE000UNSE0T2, Cod. Interno 950442
Rapporto di assegnazione: n° 1 diritto UNIPER ogni n° 10 azioni ordinarie E.ON possedute.
Data saldi aventi diritto: 09/09/2016
Valuta titoli: 14/09/2016
L’operazione è stata effettuata d’ufficio in data 12/09/2016. NOTE Le azioni ordinarie E.on resteranno in portafoglio ai clienti.
Grazie e a presto.