I Livelli
In questo articolo: Modalità di riconoscimento livelli e quote di operatività trading su tenute e perdite degli stessi
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Questo articolo risale all'aprile del 2007 e descrive una modalità di trading relativamente semplice che fino a quei giorni, ossiapoco prima dell'inizio della grande crisi finanziaria iniziata in maggio sul nostro mercato, aveva portato davvero buoni frutti. Successivamente a quella data, queste stesse valutazioni hanno perso di valore predittivo, ma nontanto perchè i livelli da osservere sono stati esclusivamente ribassisti (fino anche a vedere minimi storici, quote mai immaginabilia quei tempi come la perdita del 90% del valore su alcuni titoli del paniere principale italiano S&PMIB - così chiamto ai tempi), quanto perchè forse sonocambiate le strategie di chi fa il mercato ossia di come far muovere il valore dei "pezzi di carta" (titolo).
In particolare abbiamo assistito ed assistiamo ancora ad un fenomeno di decadenza continua delle quotazionidei prodotti finaziari, tra cui le azioni, fenomeno che cambia quindi le modalità di approccio al trading sia di breve che di lungo periodo.
A titolo di esempio, ma non affatto esaustivo, è decisamente preferibile operare sulle ricoperture da short, ossia quando il gestore del titolo va in ri-acquisto dei pezzi venduti ferocemente nei periodi precedenti per attuare la scesa del prodotto (e gaudagnare nel riacquisto), allora è bene assumere una posizioni long sul titolo indipendentemente dal livello in cui si trova. E' evidente che va ben capito il meccanismo di ricoportura short, ma questo evade dagli obiettivi di questo articolo. Disequito quindi la discussione sui livelli del 2007 che ci auguriamo possa avere anche valenza in un futuro prossimo.
I livelli di un titolo o di uno strumento finanziario rappresentano uno strumento decisionale valente per operare in trading con una strategia chiara, semplice e molto spesso vincente. I livelli sono oggettivamente valenti come qualsiasi tipo di analisi tecnica sia essa basata su oscillatori, analisi grafica o candlestick, analisi algoritmica ecc... E' qualcosa che viene dal campo e che tiene in cosiderazione aspetti pragmatici dei mercati come, ad esemio,partecipazioni rilevanti sul titolo ed altre questioni di simile natura, che sono l'aspettomeno scientifico e comunque più razionale a fondamento della dinamica del mercato .
Cosa sono i livelli? I livelli sono numeri (prezzi) che definiscono un range di prezzi entro o fuori del quale il titolo diventa interessante o non interessante, dunque da acquistare o da vendere. Definire un livello è una vera e propria arte, ovvero la decisione è figlia dall'esperienza e dalla sensibilità del trader ed è molto difficile stabilire delle regole anche se noi ci proveremo in questo articolo. Vediamo nel dettaglio come si definiscono e si sfruttano questi livelli su di uno strumento finanziario.
Ci sono titoli che per un periodo di tempo si muovono in un intervallo di prezzi molto immediato da capire. Sono dinamiche "laterali" spesso accompagnate da figure a bande orizzontali od obligue in caso di path rialzista o ribassista.
Prendiamo ad esempio il titolo Piaggio, nell'ultimo periodo disponibile. E' immediato constatare che nel periodo che va tra metà ottobre fine gennaio ha avuto un comportamento di prezzi limiato nel range che va da 3 euro a 3.28. Parliamo di un 10% di variabilità, cosa molto interessante da sfruttrare operativamente. Il livello in questo caso non viene definito a posteriori, con il senno del poi, ma dopo qualche settimana al presentarsi degli "spike" che trovano una forte resistenza alla rottura. Graficamente è molto chiaro e semplice.
In tal caso di definiscono 2 livelli, ovvero 3 e 3.30 euro, siano essi rispettivamente LInf (Livello Inferiore) e LSup (Livello Superiore). La strategia operativa è molto semplice e gira introno alle considerazioni:
- che il titolo si muoverà entro i due livelli
- che se li rompesse si entra in una nuova fase.
Pertanto si opera come segue:
- Long (ossia acquistare) in prossimità di LInf, con stop loss qualche tick sotto o magari uno 0.5% per essere sicuri di non incappare in qualche scrollata.
- Short (oppure vendere se si hanno) in prossimità di LSup, scommettendo nella conferma del trading range
- Long alla rottura, decisa e confermata, di LSup, scommettendo in nuovi massimi con Stop-loss a LSup. Oppure acquistare un ulteriore quantitativo di azioni, se si è già long, forti delle posizioni precedenti.
- Short alla rottura di LInf, scommettendo in nuovi minimi, Stop-loss a LInf
L'aggettivo "deciso" si intende relativo ai volumi od a sensibili differenze di prezzo.
I livelli inferiore e superiore possono essere quindi molto simili ai supporti ed alle resistenze di periodo. Certamente non vanno confuse con queste nel senso che in una dinamica laterale i livelli sono appunto assimilabili alle resistenze/supporti mentre in una dinamica non laterale vanno definiti "custom". E qui è la capacità del trader, la sua intelligenza e sensibilità al trading che deve fornire indicazioni.
Vediamo ora alla dinamica con un senso pragmatico nella ricerca di definizioni semplici che, in realtà, vanno supportate da analisi tecniche di altro valore e di altra natura. Tornando all'esempio di Piaggio il primo cerchio segna la rottura del LSup e definisce contesualmente un nuovo livello inferiore. Perchè questo ? Gli indizi vanno trovati nei prezzi, nei volumi (6 Milioni nell'esempio, contro una media inferiore a 1), nella AT, nei fondamentali, in una partecipazione rilevante. Qualsiasi sia il motivo che si vuole additare 3.13 è il nuovo LInf, valore da cui il titolo è partito con forza. Il percorso rialzista definisce poi un nuovo livello Linf: il GAP nel secondo cerchio lo suggerisce: chiusura prima candela a 3.41, low della seconda candela a 3.42. E' in 3.42 un nuovo livello di ingresso. Perchè ? Diciamo che il GAP è il motivo fondamentale: investitori forti che sono entrati a quella data difficilmente permetteranno che il titolo scenda al di sotto, prima di aver distribuito. Questa sembra unaspiegazione davvero plausibile.
La dinamica suggerisce inoltre il LSup, pari a 3.865, nuovo massimo relativo. Evidentemente quei 2 volumi così forti in vendita danno un chiaro indizio di resistenza. Quindi abbiamo il livello di ingresso bottom a 3.42 ed a 3.85. Questo definisce un nuovo range di prezzi. E così siamo riusciti a trovare i nuovi livelli.
Nel crollo successivo dei mercati il titolo, già a mio avviso in strategia di sell dopo i due corvi rossi indicati prima del cerchio, si è spinto fino a Liv Inferiore e qui la teoria vuole l'ingresso e, la metodologia, la contestuale uscita perchè la seduta successiva ha aperto sotto lo stop-loss. Rotto il livello inferiore, ne va definito un altro. E l'intuito vuole che esso sia proprio quello della dojy-line che magicamente si alliena ai minimi del periodo laterale 3.31. E' un nuovo liv inferiore. Il proseguimento dei corsi del titolo spinge poi a ridefinire LivInf, a 3.45 sempre per considerazioni legati ai volumi. E così via se rompesse LInf si ricorre a quello precedente od a uno nuovo, se rompesse LSup esso diviene il nuovo LivInf.
Chiarito in modo seplicistico il concetto cerchiamo di definire una teoria maggiormente struttura, anche se personalmente non mi aspetto che le teorie in borsa funzionio più di tanto causa le numerose truffe e le terribili trappole che quotidianamente vengono compiute. I livelli inferiori sono particolarmente importanti a livello operativo. Li bisogna aspettare con pazienza il titolo ed osservarne il comportamento.
L'esempio fornito suggerisce alcuni spunti. Dando delle tracce, un livello inferiore si può definire ricercando prezzi come segue:
- rottuta di un LSup
- candele bullish con volumi, prendendo il prezzo di apertura
- GAP di prezzi, prendendo il prezzo minimo di seduta
- partecipazione rilevante ad un dato prezzo
- pattern di candlestick
- minimi, Resistenze e Pivot...
I livelli superiori sono alltrettanto importanti a livello operativo. Li bisogna entrare con massima efficienza, ovvero subito, con stop loss cortissimo, potendo trattarsi di una classica bull-trap. Attenzione appunto alle trappole specialmente sui titoli che sono piccoli e facilmente manipolabili.
Nell'esempio seguente analizziamo il titolo Mediaset per il quale molti trader nel periodo Gennaio/Febbraio 2007 avevano scommesso su un rialzo, nonostante le condizioni politiche/legislative consigliassero dinamiche opposte. Quali livelli definire in quel periodo ? I livelli erano stati 9.05, minimo di dojy rialzista, e 9.555 o 9.45 valori rispettivamente evincibili dal massimo o dalla analisi di candlestick (presenza dei due corvi). Mentre il 9.555 è oggettivo, essendo un massimo, il 9.45 rappresenta un valore intermedio definito "forzatamente" su cui puntare la scommessa di rialzo con un certo margine di confidenza. Questo livello valore permette di entrare in anticipo rispetto alla classica rottura del massimo, che potrebbe essere una falsa rottura.
Tali livelli hanno permesso di essere vincenti sia nel rimbalzo, eseguito il giorno della caduta temporanea del governo Prodi, sia nella "non entrata" a livelli intermedi, cosa che ha permesso di evitare il crollo successivo dovuto ai bilanci di Mediaset.