Vediamo il bicchiere mezzo pieno oggi su una seduta estremamente volatile, quindi ancora poco attendibile, caratterizzata da mattinata negativa e poi da violento rialzo su news, la prima su la politica monetaria BoE e la seconda più importante relativa all'OK CE al supporto ai titoli Bancari Italiani (di cui non sapevamo nulla visto che ieri Merkel ed il coglione Renzi si erano beccati). Dal ribasso iniziale (alcuni sospesi) i bancari esplodono a rialzo ed addirittura vengono sospesi a rialzo per poi ridimensionarsi, con volumi che pareggiano quelli del forte rialzo. Massima volatilità quindi, anche se tutto è stato normalmente in trading range; al close non abbiamo un close over fan bearish weekly FTSE/MIB, ma solo in testing, ed abbiamo visto quanta violenza ci vuole per rompere una fan. L'aggiornamento di asta di chiusura, a chiudere sopra livello fan, non lo vogliamo considerare, anche scaramanticamente parlando, anche perchè quello che conta è il close di domani sera ma per adesso le cosa stanno bene e viviamo positivi. Quindi non solo il mercato tiene il bullish reversal pattern guadagnato faticosamente nei giorni scorsi, nell'incertezza totale (parliamo di indici euro, incluso il DAX), ma tenta attacco ad un nuovo livello di forza che proietta al vero test di short-coverage BREXIT che sappiamo viaggia a pochi punti sopra. Pericoli possono venire, tecnicamente, da S&P500 che si ferma su middle e da crude che ribassa, come da questioni fondamentali su precisazioni della commissione Europa o da attentati terroristici, ma comunque la data del 4 luglio dovrebbe rimanere sempre buona... e come al solito ricordiamo NO BANKING NO PARTY.
Una nota sul fatto che vediamo indice FTSE 100 tornato sopra al livello del Brexit... anche se i prodotti in Euro non lo sono per via del rialzo del EUR/USD, ma comunque in moneta locale la botta è digerita ed adesso, se del caso, verranno i problemi di lungo termine anche se ricordiamo che il popolo inglese è un popolo di guerrieri e di gente di alto livello culturale/intellettivo, sapranno quindi trovare una dimensione internazionale.
Per il trading c'è stata un po di delusione nell'open per i bancari a ribasso, ma in totale linea all'operatività impostata stamattina abbiamo comprato ISP che ci mancava in PTF e che è sembrata un'occasione, e lo è stata in pieno con questo bel trade da oltre 9% daily e che ci ha sollevato il morale. Volevamo comprare anche un turbolong FTSE/MIB a strike 15000 (ricordo che abbiamo sempre "delle masse" short in PTF) ma dovevamo differenziare, ed allora dentro su DAX che ha anche lui il pattern di bullish reversal, a mezzo minilong che in questo momento ha leva 7. Il PTF oggi rimbalza potentemente per via dei bancari, ma anche per il proseguo dei titoli OIL (di cui purtroppo non siamo pieni come avremmo voluto, ENI a parte, per la precedenza ai bancari) con seduta da +1.06% di gain e buon close mensile considerando quello che è successo una settimana fa.
Lasciamo il commento con circa mezz'ora di anticipo (eventualmente aggiorniamo in tarda serata) dopo che ieri sera avevamo mancato il commento di una seduta di rimbalzo ma senza segnali di bullish reversal. Il segnale si era formato sulla roba più robusta, come l'indice S&P500, ma non su indici euro, compreso il FTSE/MIB, mentre l'oro dava un bearish revesal pattern. Alcuni titoli non-bancari, diversi a dire il vero, avevano ieri dato un buy signal fra cui Telecom evidenziata nella nostra operatività daily che oggi procede bene (miglior titolo del listino), mentre deludono bancari deboli ed assicurativi (fra cui la galassia Unipol) che perdono e con Generali che non spacca a rialzo il primo livello di short-coverage, dinamica sempre ben evidenziata su Operatività FTSE/MIB. E' evidente che la ferita è ancora fresca e butta sangue ancora sul settore bancario/finanziario, però se avremo un close a questi livelli c'è una discreta confidenza rialzista, che troverà resistenza, come ha trovato oggi, in area 1610,0 che è una fan bearish opening weekly (mica un minchiata di AT). Tutto è partito ieri da una recupero di una fan (la bullish 1x16 - nostro buy signal) e tutto dovrà misurarsi con un'altra fan. Detto questo la confidenza di tutta la metodologia di analisi (tecnica ed esoterica) lascia il tempo che trova, in questi contesti, dato che news negative come il Brexit hanno strascichi ben oltre i due giorni, quindi raccomandiamo prudenza, nonostante l'orizzonte sembri buono con la data del 4 luglio che si avvicina. Tanto più S&P500 si porta sopra 2056/7 al close (abbiamo anche un gap-up) tanto più il cielo si fa rosso (di sera) e quindi ci lascia sperare in un bel giovedì (dati macro permettendo). Navigare a vista è forse la cosa migliore da farsi fino a diverse evidenze.
Breve digressione sulle diverse mail giunte alla nostra attenzione da conoscenti e non circa i prezzi dei prodotti a leva 7 su indice nella giornata di venerdì (e poi anche di lunedì), giorno del crash in cui hanno perso l'84% del valore (giustamente: -12% x 7). Da una rapida indagine mi sembra che Soc Gen non abbia torto, essenzialmente per via degli aggiustamenti in asta di chiusura (dove il FTSE/MIB perse anche un altro 2% pari ad altri 14 punti percentuali di certificato) anche se sono certo che fra falsi market maker ed un po di sotto-prezzatura sui leva short si possa comunque sostenere una tesi di prezzi non-fair sul book; ma il problema non è certo questo, è come cercare un motivo per incazzarsi con gli altri: ci sono tantissimi articoli sul corso di borsa che spiegano bene come l'inculata non sia il Market Maker (od il falso che si sostituisce) quanto il prodotto stesso per via della matematica che lo governa: adesso per recuperare il -84% ci vuole una perfomance del 400%... io mi chiedo come si possa comprare un prodotto del genere, soprattutto chi ci è già passato con gli effetti della leva composta nei periodi di mercato laterale, figuriamoci comprare prima del referendum Brexit con un esito così incerto e con un preannuinciato -10% delle borse in caso di exit. Trovate voi una spiegazione a tutto questo, e non parlate di trading ne tantomeno di investimento perchè è mero gioco d'azzardo; i certificati (ed i derivati in genere) si usano per hedging e ci comprano quelli a strike, se proprio si vogliono/devono comprare.
Per il trading per noi un po di delusione in questi ultimi 2 giorni, in quanto il PTF staziona invece di salire, pur se abbiamo ETF FTSE/MIB nello schieramento e long in maggioranza. Un motivo c'è ed è il settore bancario che abbiamo in quantità industriale, ed anche perchè ieri mattina a 15750 abbiamo aumentato l'heding decidendo di tenere in PTF Generali e di incrementare Unicredit sul quale è partita un'altra crociata... peraltro ieri non abbiamo preso profitto sugli short S&P500 che abbiamo in PTF da oltre 1 anno proprio sul nostro numerologico spartiacque 1990... comunque leggeri apprezzamenti di PTF, oggi siamo riusciti anche trovare un trade long su Crude comprato ieri mattina con l' ETF 3OIL (24 ore di PTF) ma siamo penalizzati dai bancari... e senza bancari non c'è bull market (lo ricordiamo). Teniamo la liquidità per cavalcare qualche prodotto a leva nel caso di break-out delle resistenze importanti visto che le posizioni short le dobbiamo tenere per forza.
Lasciamo solo un commento flash per via di impegni e relativa partita contro i nemici spagnoli, popolo che non c' è mai piaciuto e che molte volte travalica nell'antipatia... speriamo non oggi...
Dopo un tentativo di rialzo avviato su buone sedute asiatiche (Nikkei e Cinesi che oggi hanno remato a rialzo), l'indice piega e secondo noi piega per sopravvento di hedge fund ribassisti che adesso ci hanno messo un po tutti nel mirino, iniziando da Italia e dal settore bancario. Eloquente UC che faceva +4% e poi sospesa a -10%... dopo una perdita del 22% del venerdì. BTP 2037 sempre lì a 129/130 e per noi è il termometro della speculazione; sapevamo che da area 15500 non si poteva sfuggire e poi c'erano obiettivi finanziari a step di 200 punti fin in in area 15000, livello che probabilmente in mercato farà da qui a close. Comunque scenario pessimo non solo perchè non si è generato un bullish reversal, che era facile a fomarsi, quantunque tutto freschissimo, ma perchè si rompe anche una fan bullish, l'ultima teorica, l'ultima spiaggia anche se il pattern bullish del 2012 si è perso già diverso tempo fa... Staremo a vedere come evolve, TUTTO ha un prezzo e soprattutto su news BCE il brokarage ribassista andrà in chiusura delle posizione al meglio, avviando una scintilla dove il mercato si ricorderà dei titoli a buon prezzo, del QE BCE e di tutta la positività attualmente inesistente agli occhi del mercato.
Noi oggi abbiamo fatto quello che dovevamo: buy UC sulla partità nelle prime ore e poco fa buy Generali a 10 precisi. L'unica cosa che ci è dispiaciuta è non riuscire a comprare obbligazione venezuelana venerdì mattina, avendo l'informativa ritardata di 15 minuti, l'ordine a 42 l'abbiamo messo appena visto il prezzo formatosi, prima di abbandonare il ToL (per lavoro), ma c'è stata un attimo, prima del nostro ordine, poi il titolo ha recuperato tutto ed oggi viaggiava pure a +4%.... in area 50$ massimo di periodo... come se dal Brexit il Venezuela ci prendesse profitto, magari per il declino dei titoli Mining UK e per pseudo alleanze che non riusciamo a comprendere.
Lasciamo un commento su questa giornata storica che rimarrà nella memoria di tutti. Non ci piace commentare il lato politico e sociale della vicenda, in quanto fuori dagli scopo del nostro Blog, tuttavia la spallata nazionalista all'Europa è l'espressione di un fallimento dell'Europa in tutti i sensi, che ha portato la gente comune all'esasperazione. Probabilmente se domani si votasse in Francia, Olanda, Italia e negli altri 24 paesi ci sarebbero risultati simili, in quanto si sono tutti rotti i coglioni di uno scenario che nei fatti penalizza chi è europeo, considerando pure che UK aveva anche vissuto solo marginalmente l'Europa, da sempre, con policy fatte ad hoc fra le quali quella di avere una moneta nazionale. Nazionalismo oramai è visto come una brutta parola quando invece è di per se un valore, soprattutto quando invece di far diventare un valore alternativo la parola "globalizzazione" oppure "europeizzazione" queste si sono tramutate in sinonimo di continui svantaggi, rinunce e costi. La domanda è stata quindi, conviene essere europeisti ? E la gente si è stufata, in maggioranza. Speriamo che adesso la storia serva di lezione e non disgreghi quanto in essere, un evidente merdone ma costruito a suon di rinunce ed in tempi oramai relativamente lunghi.
Per quanto riguarda la borsa i -10% e fischia riportano gli indici da dove erano partiti prima che si cambiasse idea circa l'esito del referendum, quindi in questo senso "mercati efficienti" anche se il botto può sembrare esagerato e, secondo noi, condito di una discreta dose speculativa, sia prima sia adesso. Fallisce peraltro, e per la prima volta a memoria, l'anticipo della borsa di ieri di un fatto futuro, ossia l'esito del referendum, anche se si è potuto trattare di una mega mossa degli speculatori in quanto tutto l'ottimismo è nato da un sondaggio privato di giovedì delle 10.30, come dicevamo ieri, che poteva essere una mega trappola per far abbandonare le posizioni short a chi le aveva in canna. "Sondaggisti scienziati" dicevano invece che non era possibile dare una previsione affidabile, visto che lo scarto limitato e l'incognita dell'affluenza alla urne erano parametri troppo "volatili" per far prevedere l'esito. Ed hanno avuto ragione.
Detto questo vedremo come andrà nei prossimi giorni cercando una configurazione tecnica sui cui ripartire oppure affondare, per adesso non ci sono veri e propri segnali e tutto si configura ancora in una normalità di movimento laterale e molto "profondo", a 'mo di trend.
Circa il PTF oggi è stata una giornata di gloria in quanto a poco dell'apertura Americana gudagnavamo lo 0.8% grazie alla strategia impostata, con hedging massiccio e differenziazione strutturale su metalli preziosi; poi abbiamo subito il colpo USA e chiudiamo con un -0.8% che è un grande successo considerando quello che sarà successo nei PTF di molti, ossia la debacle totale. Si apprezza del 120% la nostra posizione short presa ieri mattina, e raccomandata al Privè, che per gestione del rischio non avevamo venduto ieri quando il mercato esplodeva a rialzo, posizione divenuta d'oro oggi e che non ha formato prezzo fino ad ora di pranzo; ma si apprezza anche Oro, short crude e S&P500, e vanno benone le nostre posizioni USA (con aumento del cambio USD/EUR che limita lo storno) . Abbiamo venduto (solo dopo usciti dal cliente) il turboshort con enorme gain percentuale, mentre quando non potevamo venderle (non prezzavano), ossia prima delle 10:30, abbiamo rafforzato ENI e ricomprato UNIPOL, i primi pezzi rivenduti nel pomeriggio con il 5% di gain e la seconda tenuta nel PTF. Chiudiamo la settimana in positivo del 2.8% ed è un risultato importante, da trading ovviamente ma soprattutto da strategia di PTF altrimenti oggi avremmo fatto -10% pure noi.
Studieremo approfonditamente nel weekend considerano anche l'aggiornamento di asta di chiusura (close a -12% 15723) che grossomodo era un target ribassista di Bradley a cui abbiamo sempre prestato attenzione...
Lasciamo con una nota, ossia che la vita è più forte della morte, cosa da non dimenticare mai.
Commentiamo con una mezz'oretta d'anticipo per via impegni logistici.
Giornata molto volatile dopo l'aborto di ieri sera, ultimi minuti, quando è stato pubblicato un nuovo sondaggio a favore del Brexit, vero o falso che possa essere. Oggi la borsa non ha poi aperto malaccio, affossandosi poisolo un po (vedi grafico FTSEMIB a 15 minuti sotto); a metà mattinata esce fuori un sondaggio privato anticipato ai mercati finanziari in cui la Brexit non ci sarà ed il mercato spacca come di rado fà...I volumi non sono stati male, guardando i singoli titoli, forte il rialzo dei bancari, degli energetici su rialzo del crude, collegato anche lui alla vicenda del Brexit. Alcuni sondaggisti dicevano che era veramente difficile, a questo punto, dare un forecast affidabile, dato che la variabile più importante era/è la partecipazione della gente, anche in relazione ad una forte pioggia su Londra; adesso che esce un sondaggio privato non sappiamo che dire, è anche quello un sondaggio magari come quelli che facciamo noi in Italia. Non speriamo che Brexit non accada, ma ci siamo organizzati per, ovviamente limitando molto, forse troppo, l'apprezzamento di oggi proprio per rafforzato hedging. Non siamo mai fortunati e preferiamo costruire più che scommettere ed oggi il rischio era/è troppo grosso.
Detto questo in sintesi la borsa sembra che ci creda, anche metalli preziosi a ribasso e dati negativi abitazioni USA trascurati, grossomodo dal mercato, giusto uno spike a 17600 durato meno di 15 minuti (vedi grafico).
Come dicevamo oggi in bocca al lupo all'Europa, più che all'UK, considerando quanto già ci è costata questa avventura dai tempi del Mortadella.
Per il trading oggi aperti short FTSEMIB in open, poi comprata Unipol che abbiamo tradato con un +4% di profit, poi visto l'ipercomprato vendute RWE e BP sul mercato USA (qui l'ordine è stato inserito con meno pezzi del previsto, come fosse un nostro errore, quindi abbiamo 2 titoli residui che ci diamo in faccia..., se le vendessimo ci costano più le commissioni che il profitto, ). Poi venduta Valsoia ed ETF FTSE100 dove abbiamo preso 5 punti circa, poi acquisto massivo di pezzi ETF FTSE/MIB in quanto l'heding senza il sottostante non ha grande senso... e comunque sia il mercato (lindice) sembra crederci (close over 17670) ed in genere la borsa anticipa tutto...
Con largo ritardo lasciamo solo qualche nota di prospettiva. Oggi l'evento è quello del setup estivo che è bullish e che quindi ci proietta a settembre sopra il minimo di oggi che è stato grossomodo un Gann Level (17225). Nella sintesi forecast ancora un mercato laterale ad ampia escursione anche se avremo diverse cosette interessanti da raccontare in privato (Privé). Per il resto oggi non ci sono stati grandi eventi: Brexit è rimasto lì (come sondaggi), Draghi ha dato tutte le rassicurazioni in caso di shock ai mercati, BCE ha riferito che corte costituzionale tedesca ha convalidato il piano OMT (quindi BCE potrà comprare titoli corporate bond) dando una ulteriore inizione di denaro pro-stabilità (e quindi pro-bolla se l'economia non cammina con le sue gambe), infine gufo-Yellen ha dato la solita notizia "diplomatica" circa la tenuta della politica monetaria a contrastare le negatività in essere. Tutto questo non ha fatto notizia. Così dopo 2 giorni di forti rialzi il mercato ha aperto debole e poi ha eseguito un rebound. Perfetta la nostra operatività dove in sintesi scrivevamo in bold "L'unica speranza di un trade long sarebbe quindi su apertura debole" e proprio il Gann Level ha funzionato come da forecast. Al tempo stesso un vero trade alto profitto e basso rischio (attuando SL) è quello short su Brexit. Noi se fossimo inglesi saremmo orientati a votare Brexit, magari con un po di dubbio perchè in UK la BoE fa politica monetaria essendo sovrana della propria moneta, come invece non è in Europa ed in Italia dove quindi i vecchi paradigmi non funzionano più (tipo avere una casa e di vederla rivalutata nel tempo perchè sulle crisi si svaluta la moneta e si da valore alle cose VERE). O si fa un Europa politica, o meglio disfarla: in questo senso UK non è nelle stesse condizioni nostre e magari può convenirgli rimanere, come Italiano invece voterei EXIT immediatamente. Quindi probabile che restino, ma a livello speculativo (logica di evento raro/improbabile da hedge fund) il mercato sarebbe da shortare.
per il trading oggi il PTF si è apprezzato di un punto percentuale per congiunture di PTF, quindi battiamo il mercato, e siamo ri-entrati su PDL Biopharma a 3$ spaccati: l'avevamo lasciata a 3.30 e come al solito ricompriamo in area 3 per un 10% minimo di prospettiva. Stavolta speriamo di dare soddisfazione a Mario G Hedge Fund vendendola a 6$ (magara con cambio EUR/USD 1:1) ma per adesso abbiam sempre fatto bene a portare in cassa i profitti altrimenti la performance annuale del PTF sarebbe ben negativa. I prossimi sell riguarderanno proprio i titoli USA su cui siamo in profit, non abbiamo una prospettiva rosea sull'azionario americano e c'è inoltre una minaccia ben peggiore del Brexit e del Crude che è quella di TRUMP, ossia una probabile nuova guerra mondiale.
Lasciamo un commento tecnico eventualmente aggiorneremo questo stesso post in serata con qualche info aggiuntiva.
Ci piacerebbe commentare anche la vicenda politica, con lo stronzetto Renzi che si è portato a casa un bella batosta dai "combattenti 5 stelle" (inutile che cantino "o bella ciao", la parola compagni nel partito viene punita), anche se adesso vedremo cosa sono capaci di fare "gli onesti", se in primis dalle promesse si passa ai fatti, e se l'occasione non fa l'uomo ladro, anche se sei del 5 stelle. Non abbiamo una view ottimista per quello che la storia ci ha insegnato ... e che bello se avessimo torto...
Mercati a rialzo, con altro gap-up, per il rilassamento del BREXIT con il front dei "REMAIN" che sembra in leggero vantaggio. Sarà vero ? E se parte dei giovani quel giorno non andranno a votare (i giovani sono pro-Europa, un po tutti piccoli Renzi, con l'Iphone), i sondaggi saranno validi ? Queste sono le incognite che ci sentiamo di sollevare, anche se le leggi dei grandi numeri di solito non sbagliano. Crude a rialzo è il secondo fattore che ha rilassato e dato una spinta a rialzo, ma anche qui siamo su un livello di confine e i dubbi di durabilità sono cosa lecita. Comunque su FTSE/MIB ed altri indici euro non c'è dubbio che la borsa abbia inserito denaro fresco in molti casi, tramutando lo short coverage in reale acquisto di posizioni azionarie che ovviamente saranno mantenute solo in caso di NO BREXIT e con un oggettivo dubbio circa l'upside residuo. In questi giorni c'è una polarizzazione che ci avrebbe dovuto vedere over 18400, quindi il tutto è ancora nella normalità, come movimento. Ma questo rimane il problema per dopo, avendo un mercato che in due giorni ha galoppato ben 1300 punti di FTSE/MIB, che non soni pochi, e questo è anche il dubbio che con doppio gap-up in essere un eventuale terzo su No BREXIT sarebbe esaustivo, come lo fu il terzo a ribasso dei tedeschi (che non sono mica un economia di merda). Già nel weekend avevamo formulato tutti gli scenari e adesso siamo nei pressi del secondo livello di resistenza, poi si estende in modo "cattivo" che lascierebbe forti sospetti su un BREXIT a sorpresa (ossia EXIT). In ogni caso il rischio rimane in quanto sarebbe sell sulla notizia (già scontata).
Per l'operatività qui di sotto i nostro due eseguiti: FTSE/MIB dove abbiamo preso profitto dopo open, perdendo circa 100 punti di indice rispetto ai max (ma avendone fatti oltre 1000 con i pezzi in PTF...) e poi UNIPOL che è giunta a short-coverage daily e che non l'ha superato. Profitti in cassa visto che i compagni hanno le mani lunghe lunghe. Stiamo valutando dei take profit su NYSE/NASDAQ ma teniamo, USA non ci convince ma per adesso tiene. PTF da +2.5% daily: potevamo fare di più rischiando però molto di più. Liquidità ritornata nell'ordine del 15%. Tutto molto bene oggi.
Di solito il venerdì è un giorno pericoloso per la borsa e spesso negativo per la nostra operatività, dove lasciamo sul piatto parte o tutti i guadagni della settimana. Oggi invece è stato un giorno magico forse perchè è capitato di venerdì 17, giorno a noi spesso fortunato considerando che tanti anni fa nacque un bellissimo bambino, Alessandro, sano o di spiccata capacità intellettiva oltre che persona di animo buono. Giorno fortunato anche per l'Italia calcistica che oggi con una prestazione mediocre e con un solo tiro in porta (l'altra è stata una traversa) porta a casa la vittoria con un numero 17, Eder, nome che ci ricorda un grande campione brasiliano ai tempi che giocavamo noi, ai tempi Falcao e Cerezo, quello dal sinistro micidiale misurato in oltre 180 Km/h di velocità. Detto questo bella seduta di borsa con FTSE/MIB da +3.5% in cui abbiamo esultato simpaticamente sin dal mattino (vedi post sotto) alla "Giaccherini" (cerchiato in figura), figura di felicità/successo che potrà sostituire i più ben noti urli di Iaquinta su questo blog, allineandoci ai tempi a distanza di tanti anni. Non sappiamo bene cosa sia successo in termini di news-flow, e non ce ne frega veramente un cazzo, l'importante è che la nostra analisi, la nostra strategia, la nostra operatività (long FTSE/MIB e strong buy UC ben rimarcati alle 6:00 di oggi) siano andati in porto, anche alla faccia di chi non voleva credere in noi ed alla nostra view bullish postata 45 ore fà. Per il commento tecnico unica nota di rilievo è che siamo in un mero rimbalzo, essendo sotto area 17100 circa, e tutto si è fatto in un solo giorno o poco più (l'ultima ora di ieri) come avevamo anticipato in altri post, segno che è stato momento di ricopertura forsennata, dinamica che porta i rialzi ad essere simili alle sedute bearish dove si vende al meglio, ossia oggi si è comprato al meglio sin dall'apertura come tipico dei mercati moderni e dello short-coverage via HFT.
Per il PTF oggi giornata da +2.5% visto che non c'è solo indice FTSE/MIB (+3%) ed UC (+8%) in portafogli, ma anche altri titoli, altri indici (es DAX, FTSE 100, Russia) che non hanno avuto l'esplosione del FTSE/MIB (alcuni solo frazionali positivi), c'è hedging su crude anche se ripagato dai +7% dei titoli OIL (ben raccomandati anche questi stamattina) e Gold che cede il passo (anche questo ben segnalato stamattina) dopo l'upper shadow di ieri con volumi elevati (lettura al soluto su future Gold). Abbiamo comprato UNIPOL in apertura, e su queste pezzature abbiamo fatto solo 3 punti percentuali perchè ha aperto a +2 e fischia, e rimangono gelosamente in PTF. Poi abbiamo venduto a 16900 dei pezzi ETF LYXOR FTSE/MIB poi a 19940 i pezzi del minilong 13000 (eseguito 0.431 massimi di giornata) perchè scaramanticamente non ci portano mai fortuna (i minlong intendiamo) e poi perchè lasciamo un po di hedging short a fare il suo mestiere, dopo che abbiamo sofferto le pene dell'inferno quando il mercato testava area 16000 e ci siamo giocati l'anno finanziario comprando su ogni nuovo ribasso ... Profitti in ca$$a e liquidità utile.
In genere chi la dura la vince... dopo la brutta bastardata organizzata di ieri (nata sul close USA del mercoledì da brokerage internazionale), oggi opening gap-up con un bullish reversal pattern che era rimasto intatto.... che dire: in bocca al lupo ai rialzisti.
Lasciamo la stessa musica che ieri in un video ha annunciato il nostro nome ad un evento di marketing aziendale, sperando che sia un successo come ieri: Signori e signori ... fabiolongo punto com
Anche oggi in netto ritardo e ci limitiamo a due righe, il lavoro lo svolgiamo dalle 5 alle 6:30 del mattino per il Privè senza aver mai mancato un giorno negli ultimi 3 anni...
E' andata come temevamo ieri al blog e come abbiamo previsto stamattina sul Privé: l'America ha tradito all'ultimo minuto, piegando su scorribanda ribassista di brokarage americano di merda, il crude ed il gold hanno fatto "stop & go" invece di stop & reversal del trend. Di conseguenza l'Europa ha aperto male, il FTSE/MIB non ha generato un segnale long ed è stata un'altra seduta di penitenza con il test di area 16000, anche se al close, che è quello che conta, il pattern di bullish reversal è ancora vivo pur se "massacrato"; mentre il Movimento FIB fallisce non avendo dato un close sopra ieri. Poco ci importa avendo un pattern bullish vivo.
La sintesi della giornata è "coraggio", concetto di riferimento perchè solo quando scorre il sangue ci sono occasioni per comprare. Area 16000-15000 è un 'area fair-value per vari titoli, e quindi per il mercato dei titoli, lo scenario non è da bearish continuation grazie al recupero del finale ed infine se si va a coronamento del predict del Bradley (15600, ci siamo quasi) si crea poi un'opportunità ancora maggiore, almeno sui fondamentali, per longare il mercato. In sintesi scenario da long sui ribassi, con hedging massiccio e riservando cartucce per area 14400. Di contro sui rebound bullish, strong buy tecnico con obiettivi in area 17000 almeno.
In bocca al lupo ai COMBATTENTI LONGHISTI e buona serata
Ci dispiace dedicare poco tempo al blog di oggi ma la via Pontina ci ha tolto ben 2 ore di vita utile, solo per un incidente e per la moda dei curiosi.
Per quello che conta, oggi si è generato un bullish reversal pattern sul nostro indice ed anche sul DAX che aveva un triplo gap-down, configurazione di solito esaustiva. Non sappiamo se l'USA vorrà rovinarci la festa (in genere non sono amici di nessuno) ma per adesso il pattern s'è formato e la notizia sarà il suo aborto e non la sua continuazione. Peraltro s'avvia bullish il movimento FIB e per domani quindi dovremmo avere un mercato che chiude over oggi, e teoricamente gli spazi sono enormi vista la configurazione tecnica. Ovviamente è bene non aspettarsi mai troppo e rimanere sempre vigili e razionali, anche perchè l'euforia delle prime ore non ha poi proseguito secondo una logica di togliere l'opportunità di long dal mercato, ossia agli indecisi. Come esempio UC che aveva aperto bene, pompato a rialzo nella prima ora e poi s'è afflosciata senza più scalfire il massimo d'open, quindi attenzione al mercato che in questa fase rimane fresco e soggetto a forti manipolazioni ribassiste. Crude che da segnali di tenuta e Oro che arresta la sua corsa sono ulteriori elementi positivi, ma sarebbe stato meglio crude che riparte a rialzo e GOLD che piega perchè sarebbero stati un chiaro segnale pro-equity, mentre per adesso è solo un segnale di stop. Dopo lo stop c'è anche l'ipotesi di stop & go e non solo stop & reversal.
Per il trading abbiamo sostanzialmente operato in mattinata, poi fuori nel pomeriggio. Vendute alcune delle nostre pezzature Oro fisico (PHAU) in profit in open e poi ricomprato un pochettino di hedging short FTSE/MIB a mezzo mini-short 20500 quando la nostra neo posizione ETF FTSE/MIB Lyxor è passata in positivo (c'abbiamo su il 9% del capitale) ed al close siamo in profit su tutte e due. PTF che si apprezza dello 0.8% ma oggi è scomparsa dal PTF la posizione "cadavere" turbolong 17000 che ancora prezzava simbolicamente anche se valeva 0. Se andrà tutto bene teniamo il PTF fino al primo short-coverage, altrimento abbandoniamo ETF fino a quando la storia del Brexit sarà formalmente finita e digerita dal mercato.
Tardissimo per il commento al close (lavoro) lasciamo un commento di prospettiva. Riteniamo che il mercato stia speculando in modo durissimo sulla questione Brexit e che scontiamo già, almeno come FTSE/MIB, un impatto drammatico, quando altre borse, come quella USA, hanno processato lo scenario peggiore (referendum sì) con andamenti frazionali negativi. Certo il 9500 del DAX è un'altra brutta indicazione tecnica (siamo al limite) ma l'ipervenduto unito al supporto esoterico di area FAN ci danno confidenza che le quote siano queste, a parte un potenziale "ritardo" per sistemare il movimento FIB che oggi sembra partito (domani a mente fresca controlleremo meglio). Pensiamo che queste fasi di forte trend, che fanno parte di un ampio laterale, siano le fase che gli operatori mettono e metteranno in campo nel 2016 per fare profitto in un bear market di fondo, nel senso che si passano i titoli a sconto e si fa trading in condizioni in cui il rapporto rendimento/rischio diviene elevato. Tecnicamente però dei supporti "finanziari" potevano esserci a 17000 e 16500, francamente sotto area fan close weekly 16339 non sappiamo bene cosa possa succedere, in che modi inviluppa, avendo poi obiettivi ben sotto i 15600. La chiusura di un gap-up è un altro elemento a favore di un recovery che quando avverrà probabilmente durerà 1 solo giorno e già si troverà a contatto con un primi livello di short coverage su cui la banda shortista potrebbe tentare un nuovo attacco avendo recuperato i pezzi a disposizione. Infine volevamo segnalare ancora una volta UC, che è un titolo DIAVOLO, ma quando poi gira a rialzo fa rimpiangere di non averla messa in PTF, è un po come una donna va temuta, capita ma anche goduta assumendosi un po di rischio. UG in definitiva è un pezzo importante della nostra economia.
Per il trading oggi giornata da -1%, manco troppo male per via della tenuta del mercato USA (grossomodo) e del rialzo dei metalli preziosi come da nostra più razionale aspettativa. Anche le posizioni short su Crude hanno riparato il PTF. Venduto in profit tutto l'hedging FTSE/MIB, ossia tutti i mini-short in area 16400, poco dopo apertura, e poi comprato ore 17:00 altre pezzature ETF Lyxor FTSE/MIB. Il livello è quello e comunque sia non c'è altro da fare in questi casi, se non sono occasioni poco importa perchè la liquidità va comunque fatta lavorare. Quello che dispiace era non aver più short in PTF, onestamente parlando, come al tempo stesso sarebbe stato giusto provarli a venderli tutti ora, quindi saremmo esattamente in questo stato con qualche profit in più. Il PTF è LONG e rimane LONG e su Brexit metteremo le mani sui titoli UK che più ci piacciono, assumendo un indebolimento del GBP verso EUR. Intanto vediamo Yellen se domani non aiuta a staccare i morsetti dello short brokerage, ci tocca fare il tifo per il gufo di cui proprio non ci fidiamo.
Dispiace sempre commentare una seduta bearish da -3% come questa di oggi, per noi che di animo siamo degli incorreggibili rialzisti, anche se in tutte le varie analisi avevamo ben evidenziato lo scenario fortemente bearish. Pensavamo/speravamo che area 17000 FTSE/MIB poteva essere sufficiente per attuare un recovery mentre invece il mercato ha trascurato completamente i buoni dati Cinesi sulla produzione industriale ed ha aperto in gap-down accelerando poi a ribasso e chiudendo anche peggio sui minimi di giornata (vedi grafico FIB a 1 ora). Le recensioni additano il crollo di oggi (noi fra i peggiori d'Europa) ai timori Brexit (menomale che sono timori perchè immaginiamo cosa succederà se ci sarà per davvero) ma il tutto sembra ben nutrito da una forzatura speculativo short da parte del brokerage organizzato e ben focalizzato sul nostro paese. Vogliamo sperare che il titolo sia azzeccato, ossia che si tratti solo di un momento, anche se oramai a 16600 i nostri target di area 18400 per il 21 giugno sembrano definitivamente morti, a meno che Draghi, l'unico che può salvare i mercati, non dia subito anticipazioni di quello che farà in caso di Brexit; dovrebbe essere qualcosa di veramente sconvolgente, del tipo ingresso della Russia nell'Europa ( faccetta che ride :-) anche se non c'è un cazzo da ridere), per invertire questo inviluppo che appare davvero preoccupante: avevamo avvertito di target ribassisti a botte di 500 punti con daily almeno da 300 punti e pensiamo che sotto i 16500 il mercato punti al target di Bradley (major setup) portandoci sotto i 15700 in un colpo di fulmine. Bear market di stampo 2009, come ad inizio anno.... Tuttavia, nel merito tecnico non siamo per il Brexit e stasera ci va di addormentarci con un ottimismo razionale, non di dissonanza cognitiva, immaginando un lieto fine. S&P500, sempre più indeciso ma sempre lì nonostante la super-minaccia Trump (altro che Brexit, significa nuova guerra mondiale...) e crude che inverte sul primo supporto utile, sono due elementi che rafforzano un razionale ottimismo anche se il "morale" è a terra. Non commentiamo quindi ulteriormente la raffica di sospensioni soprattutto sui bancari, con UC che sostanzialmente vale meno della metà di quanto valeva un anno fa... e non pensiamo sia prezzata correttamente, considerando un P/E teorico di 8 (sicuramente è meglio di PosteItaliane dove il brokerage non ha ancora avuto il semaforo verde per lo short selling... arriverà anche qui...)
Per il trading oggi altra pezza al PTF (nell'ordine del 2%), passa in stop loss il turbolong 17000. Come contro-misura reattiva abbiamo comprato in open dei minilong a strike molto basso e poi vededo la mal parata anche degli ETF nel pomeriggio. Non era il caso di aumentare la nostra partecipazione su UCG su cui vediamo un buy con SL indicato stamattina sul Privé (per chi lo vuol mettere) e non sapevamo dove mettere gli ultimi spicci, quindi abbiamo inserito un 7% di capitale aggiuntivo comprando l'indice a mezzo ETF Lyxor FTSE/MIB. siamo quindi molto più long di venerdì, in strategia high-risk. Vendita di pezzature short crude, quelle comprate giorni fa, e questo è un profit, mentre tiene il PTF USA come misura di differenziazione, assieme a GOLD, che ha funzionato. Manteniamo in PTF l'hedging sul FTSE/MIB, che rimpiangiamo di aver mollato a 17250, e sui ribassi ulteriori senza una gamba ribassista proveremo a mollarli rimanendo tutto long, lavoro permettendo.
Commentiamo una seduta pessima sul nostro listino ed anche sugli indici euro in cui sono avverate due delle tre minacce che indicavamo ieri: Crude e soprattutto Brexit. Diciamo che manca solo l'attentato terroristico nel weekend per dare il colpo di grazia al toro, che in effetti è già morto oggi con l'andamento sotto area 17680/50 da cui il mercato è abbondantemente degenerato come da grafico orario allegato. Altro fatto che secondo noi potrebbe aver influito, oltre il Brexit, è la possibilità che la cricca politica di Renzi, a supporto della comunità finanziaria, stia perdendo forza sul paese, e questo non piace alla borsa; ma certamente il Brexit è un fatto più concreto che ci lascerebbe senza una valida spalla come quella inglese. Presi di mira soprattutto i bancari con il fondo Blackrock che adesso si diverte a shortare UC con i pezzi a disposizione, titolo che ha raggiunto nei fatti un minimo storico considerando che ante-ricapitalizzazione e raggruppamento di azioni quotava l'equivalente di 50€. Anche il crude con il pattern bearish di oggi, non lascia grandi speranza di recovery che comunque potrebbero trovare un primo supporto a circa 1$ sotto l'attuale quotazione. Anche DAX ha un brutto pattern e non ci va di continuare con questo mood, speriamo solo che in area 17000 il mercato provi almeno a rimbalzare e se così non fosse si procederà con una media di -500 punti di indice per ogni TP ribassista. Del resto non ha funzionato 17225, se non per qualche minuto e questo rafforza il segnale ribassista.
Come nota positiva discutevamo oggi di un amico dell'era "Draghi" che finirà nel 2018 e questo sembra conciliare un nostro Gann Square sperimentale basto sul porzione del ciclo di Gann a 90 anni, dunque 2000-2009-2018 ... e non vediamo rara la possibilità che si sia un mercato che ancora tiene fino al 2018, poi arriveranno i Nazi deportando migranti, Greci ed anche Italiani nei loro "campi di lavoro" per farci ripagare il debito....
Per noi oggi brutta botta sul PTF in quanto non abbiamo potuto seguire la mattinata e al pomeriggio era già tardi per lo short. Abbiamo venduto in profit dei turboshort a 17225 (ricordo che abbiamo anche manciate di turbolong a 17000) in linea al target massimo giornaliero (circa un -3% di indice, peraltro) e poi comprato Unipol sul -7% , dopo che le avevamo lasciate tempo fa circa 15 punti sopra... alla finepensiamo che non ci siano tante altre cose da fare, quando il mercato scende ed i titoli buoni passano a sconto, indipendentemente da ogni forecast.
Lasciamo un rapido commento sia per una giornata pesante sia perchè non c'è molto da dire.
Gli indici euro aprono sulla parità e poi vanno a ribasso compiendo un movimento violento nella prima ora e rimanendo in questo trading range per il resto della seduta, quindi mercato che si è fatto in open. Il nostro indice apre sulla parità e poi va a testare il supporto al bull market, ossia area 17680/30 (dove c'è un gap-up, rimasto aperto) e poi si recupera senza spunti di sorta. Giornata quindi del cazzo sul nostro indice ma anche su DAX, che è nelle stesse identiche condizioni con una dinamica priva di trend di breve periodo. Più in dettaglio il trend rimane bullish, nel breve periodo, ma questa è solo una mera constatazione di analisi tecnica perchè poi se non si va a rialzo ma ci si muove sotto la prima resistenza (area 18000 FTSE/MIB per esempio) il bull market è sterile e non serve a nulla. Abbiamo inoltre, e per adesso, una piegata del crude che al close potrebbe segnare un pattern inversivo, come da operatività segnata stamattina, andando a forzare anche il ribasso dell'equity e questa è una delle 3 più grandi minacce al bull market di giugno/luglio: Crude, Brexit ed attentati terroristici con l'avvio degli europei di calcio. Occhio quindi al bear market che è dietro la porta nonostante per adesso non se ne veda ancora l'ombra. Le parole di Draghi di stamattina non hanno certamente aiutato a dare fiducia e quindi la situazione rimane pericolosa forzando la ricerca di conferme piuttosto che l'anticipo di segnali. Spero sia chiaro.
Per il trading giornata negativa, a saldo finale, dove siamo abbiamo solo riorganizzato il portafoglio, in particolare: venduta Engie in apertura (ipercomprato) in profit, ma abbiamo lasciato RWE che era nello stesso stato, comprati pezzi short OIL 3OIS e con questo abbiamo un po ribilanciato il settore eneregy, ossia siamo un po meno long ed gli short sono riallineati col prodotto a leva daily alla quota (capitale) di riferimento. Poi sempre in mattinata abbiamo comprato UC in linea alle nostre segnalazioni. L'aspettavamo sotto ma non c'è arrivata, alla fine l'abbiamo infilzata ugualmente in area i 2.54, rincorrendola pure da 2.50.... ma con solo metà dei pezzi che volevamo, lasciandoci la porta aperta per gestire un eventuale ulteriore e profondo ribasso. Non c'è bull market senza bancari che vadano a rialzo e il recente aumento del fondo Blackrock, reso noto ieri da Consob, che porta il fondo come primo socio del gruppo, ci lascia pensare che da qui in giù non sia sbagliato assumere posizioni sul titolo, quantunque questa debbe essere marginale nel PTF e da trattare sempre e solo in logica trading. Basta aprire un grafico a 10 anni per capire cosa faccia, da sempre, la proprietà con i titoli a loro disposizione (fanno cassa). Infine buone opportunità si possono aprire in questi giorni sui titoli del settore IoT in caso di ribasso dell'indice americano, forse una "last call" per un operatività da capitalizzare entro fine anno...
Commentiamo con ritardo una seduta che abbiamo vissuto solo al mattino per via impegni pomeridiani presso cliente.
Il nostro, indice come gli indici euro, oggi staziona in volatilità sui livelli di ieri, come da grafico orario qui di lato in zona cerchiata, in una seduta che è apparsa come take profit soprattutto sul settore bancario. Avevamo questa view "ribassista" stamattina sull'indice, data la brutta candela S&P500 ed un livello numerologico di natura Gann Level non infranto, ossia 2118 attualmente nuovamente in test su S&P500, e diciamo che le cose sono andate così con un immediata razione sul primo supporto utile 17800 prima di puntare al 17688 e quindi il gap-up è rimasto aperto. Ci spiazza invece il take profit sui bancari ed il rialzo del crude, che invece vedevamo rispettivamente ben messi e su una resistenza. In verità non è che ci sia stata una netta controtendenza, Crude è sempre lì (ma supera una resistenza esoterica confermando forza sulla scia dei dati delle scorte, che sono scese) e il settore bancario che si era dimezzato di valore nel corso degli ultimi mesi rimane comunque dovè, sul bottom offrendo oppoirtunità di acquisto da capitalizzare nella seconda parte dell'anno. Certamente brucia come "fault" il segnale di bullish reversal, debole che era, su UCG che oggi incassa un sonoro -4.5% invece che strappare a rialzo subendo un po tutto lo scenario di rinnovati timori di NPL e di fallimento dell'AdC di Veneto Banca. Vorremmo nuovamente ricordare che "Banca Italiana" è sinonimo di truffa ed il bello è che hanno "la faccia come il culo" di continuare a chiedere soldi allo stato ed ai cittadini, con un nome mascherato, Atlante, di cui oggi abbiamo anche sentito l'incredibile versione di Atlante II per nuovi NPL... incredibile.... vorremmo governare noi questo paese per rifondarlo dopo aver bruciato tutto quello che deve essere bruciato, inclusi BTP che ancora oggi arricchiscono persone e spesso persone anziane togliendo il futuro ai giovani. Così è purtroppo.
Per quanto riguarda il trading abbiamo solo un po allegerito ENI in apertura per scarsa confidenza sul crude anche in ragione di un hedging che nuovamente non vale più nulla. Non troviamo di contro incrementi vertiginosi sui titoli, anche se da ieri ENGIE, RWE, ENI sono tornati in profit e diversi titoli hanno recuperato molto dalle perdite di inizio hanno, ma certamente il crude ha performato meglio ed il leva 3 short (3OIS), quantunque centellinato (ad inizio anno valeva 600€ a pezzo adesso 88 circa, nostro PMC 150) ha perso violentemente rispetto al gruppo "azionario OIL", anche se il saldo complessivo è positivo a causa dei pesi dati. Ci sono cose che ci dispiacciano, come mancate opportunità, ossia non siamo riusciti a ri-entrare su obbligazione Venenzuelana ed il mancato profitto, sebbene causa della prima regola (che è evitare le perdite), è sempre una sofferenza quando si era intuita la via giusta. Comunque anche oggi leggero apprezzamento del PTF con indici azionari generalmente deboli in Europa e America, frutto di un buon stock picking e di gestione attiva. Vedremo sul sell come riusciamo a muoverci, per adesso li teniamo tutti, sui rialzi però saremo dalla parte della lettera... ed occhio ai bancari inoltre, settore che potrà regalare grandi performance nella seconda metà dell'anno, se i mercati dovranno continuara a salire.
Bella giornata oggi sia sui mercati finanziari sia nella vita privata con una giornata spesa a Posillipo, Napoli, in uno dei posti più belli del mondo, per natura e clima umano (cliccare su nostra foto per ingrandire). Tutto il mondo "ben pensante" ci invidia questi scenari naturali/culturali, ovviamente altre culture come quelle orientali non riusciranno nemmeno mai a comprendere quanto possa essere bello tutto questo, se non appunto all'ultimo momento utile, ossia Vedi Napoli e poi muori". In fine bello anche l'acquazzone tropicale/atlantico che ha allagato la città nel pomeriggio e che ci siamo ritrovati anche a Roma con grandine grossa come sassi, iniezione di vita, l'acqua, che ha fatto sorridere flora e fauna del territorio a coronamento di una giornata fantastica.
Sui mercati finanziari oggi tutto bene, le parole di Yellen di ieri, ambigue come sempre per disegno, sono state lette positivamente dal mercato che ha proceduto a rialzo ieri sera su piazze Americane e poi anche qui in Europa con una seduta tutta bullish, fatta in open (sottolineato perchè evidenziammo questa dinamica nell'analisi weekly sulla quale avevamo costruito l'operatività daily, perfetta); si supera immediatamente un primo livello di forza 17600/70, e che quindi il mercato tiene andando sul target più alto a livello daily, ossia area 18000 con un +1.9%, indice fra i migliori d'Europa. Rimbalzano soprattutto i titolo bancari dal +7% di BPM e BP al +3% di UCG che oggi si allinea al rialzo, oltre che i titoli del settore OIL con belle performance di ENI e di tutto il comparto, titoli che seguono l'evoluzione USA di ieri sera (titoli come RIG hanno fatto oltrwe +10%). Come sempre le performance migliori (e peggiori) arrivano quando nessuno se l'aspetta, e quindi era questo il momento di bull market con S&P500 su ipercomprato... proprio come da nostre previsioni. Adesso si può iniziare a vendere come la massa si accoda al trend ... ancora un altro colpettino...
Noi oggi abbiamo un +1.5% di apprezzamento di PTF ma non siamo riusciti a vendere Premuda, ad ora di pranzo, quando faceva +10%, ordine immesso e poi noi più seguitp. Il titolo ha ritracciato con il broker che ci fa sempre sentire qualcosa di duro dietro al sedere, ma ovviamente noi rimaniamo fermi, in attesa del nostro unico momento utile per invertire la posizione e portare in cassa il disturbo arrecatoci... Del resto ci siamo invischiati sui questo merdone con poco capitale, il grosso invece l'abbiamo su ETF Russia che oggi ha SPACCATO con un +3%, ultimo scambio ETF, dandoci merito di credere alla Grande Russia dove non comanda ne Renzi ne la Raggi ma uno stratega chiamato Putin.
Una seduta positiva sui mercati finanziari, soprattutto il nostro indice che in Europa è tra i migliori dopo il FTSE 100 (fino a quando vorranno chiamarsi europei) anche se la seduta non cambia affatto lo scenario FTSE/MIB che rimane bearish in tutti i trend. Ci aspettavamo una seduta interlocutoria in attesa della parole della FED e sostanzialmente lo è stata in quanto non c'è superamento del primo livello di forza che avevamo identificato in area 17670 sul nostro indice con un massimo 17630. L'andamento positivo del mercato è da ricercare in ENI e nei titoli del comparto OIL, che oggi spaccano a rialzo sul rialzo del crude, ma anche da CNH più alcune banche come BP e BPM, che oggi il mercato nella sua volubilità ha visto positivamente, anche se altre banche tra cui UC, UBI, Mediobanca e ISP (forse proprio quelle migliori) continuano a scendere senza alcun cenno di recovery. Piena bolla negativa anche se in effetti non è che siano da value investing.
Inutile fare pronostici su Yellen, immaginiamo una politica comunque conciliante dopo l'evento di venerdì fra buste paga e Job report, anche se in genere l'Americano è dittatore nella politica (anche aziendale) e quindi non è remota la possibilità che "non si inculino nessuno" e vadano avanti per la loro strada. Attualmente il cambio con le altre valute non li penalizza e quindi potrebbero tranquillamente aumentare i tassi. Comunque poco importa nel senso che la debacle americana stavolta arriverà dall'Euro dove saremo noi, per la prima volta nella storia, a contagiare le economie degli altri continenti con i nostri "buffi". In questo senso credo che il Brexit non avverrà, anche per le raccomandazioni di altri continenti (USA, Cina), che temono l'inviluppo immediato dell'Europa, fragile nell'economia e con un fardello enorme nell'ambito dei drammi migratori. Se esce UK si va di male in peggio.
Per il trading oggi solo un rafforzamento di posizioni tattiche a mezzo turboshort FTSE/MIB 19000, dovendo anche gestire una trasferta a Napoli per domani, cosa che ci consentirà di essere più sereni. Oggi comunque PTF in aumento del 0.4%, con diversi titoli che da venerdì passano in bel positivo, titoli oil che spaccano forte, anche se il tutto zavorrato da hedging short crude, short FTSE/MIB e short USA; in verità il problema di sotto performance risiede nei titoletti da trading che non hanno dato risultati di sorta e che sarebbero passati pure in SL tecnico. Ovviamente non vogliamo mollare perchè pensiamo che non valgano così poco.
Lasciamo un veloce commento pre-chiusura (al closing) per via di impegni (oggi per noi giornata lavorativa, niente ponte).
Brutta seduta che apre male e che evolve ancora con l'idea di un pattern bullish, giustamente valido in quanto i livelli FTSE/MIB rimangono integri ma sul rialzo non si riesce a procedere; FTSE/MIB non supera area 17870 e si inizia a piegare un po sui dati euro ed poi un bel po sui dati USA, fra cui buste paga sul settore non agricolo ben inferiori alle attese e disoccupazione che non segna un grande passo in avanti. Tutto questo lascia dubbi sulla sostenibilità del taglio dei tassi FED a Giugno (qualcuno dice che non ci sarà proprio modo di farlo), cosa oggi vista negativamente, e il tutto degenera e si rafforza a ribasso sui dati delle 16:00. Nell'ultima ora S&P500 prova un rebound e dobbiamo sempre segnalare la famosa quota 2092 (livello tecnico di avvio bearish reversal pattern oltre che suo Gann Level), e a pochi minuti dal close la situazione rimane negativa su questo indice. Il rebound USA non è accompagnato da volumi rilevanti sul nostro mercato, almeno sul FIB (vedi grafico a 15'), e solo un close sopra la sua middle daily 17610 e meglio sopra 16670 potrebbero dare indicazione di bull market di breve periodo. Questo è lo scenario tecnico e non pensiamo si avveri (attualmente siamo a 17500 circa).
Bene alcuni settori come OIL e GOLD, quest'ultimo dato come strong buy anche stamattina, oltre che alcuni titoli del nostro PTF fra cui Bayer, RWE ed E.ON che vanno a rialzo su DAX (attualmente sono i primi tre del listino ).
Detto questo il PTF oggi si deprezza, qui registriamo oltre un -1% ed è da capire perchè avendo posizioni che si apprezzano consistentemente, tipo metalli preziosi e titoli tedeschi; oggi abbiamo pure provato a mollare gli short (a strike alto), ma alla fine siamo entrati e rientrati short sul turbolong 19000 che abbiamo venduto sui minimi e poi ricomprato poco fa per indirizzare lo SL di un turbolong e l'hedging di PTF assieme agli altri minishort. Dovevamo farlo per forza... Ingresso su FTSE 100 a mezzo ETF Lyxor a 10.09 considerando tutte le incertezze del caso (Brexit), ma con borsa inglese che potrebbe avere una prospettiva molto importante.
Mercati comunque che hanno deluso... e ricordo che da un bear market non si esce mai ricchi.
Dedichiamo un video a questa giornata il cui evento principale non avrebbe dovuto essere lo speach di Draghi ma la festa della Repubblica Italiana. E'un paese che amiamo moltissimo e che ci emoziona ancora, pure sugli eventi militari, perchè lascia quel "momento di illusione" sull'unità del paese, unità che sarebbe una grande risorsa di sinergia. Si potrebbero fare tante cose per riunire italiani nativi e non, sotto questa bandiera, che non è solo la bandiera dei 40 ladroni ma di un paese di grandi tradizioni, nautiche, scientifiche, artistiche e che può ancora partorire grandi uomini se solo la nuova generazione fosse educata nel modo corretto. Sarà comunque dura, per chiunque verrà, rimuovere i falsi valori che nacquero con Berlusconi e che si sono radicati ed evoluti nelle forme di "diversità" più disparate. La guida di Matterella, nel breve termine, rappresenta comunque un margine di garanzia e di serietà e ci rende orgogliosi di essere Italiani. Grazie Presidente, contiamo su di te.
Per quanto concerne la borsa, oggi FTSE/MIB è stato un mercato volatile, imbecca un long ma poi si ferma sulla prima resistenza. Parole di Draghi corrette, giuste a nostro avviso anche sulle critiche agli Stati, rassicuranti al tempo stessocirca la posizione BCE che continuerà a fare le azioni che potrà fare, ma per adesso senza ulteriori spunti e senza ulteriori precisazioni se non quella del "oltre Marzo 2017 se necessario" (riferito al QE e tassi); Crude a ribasso su mancato accordo (Opex), già scontato. Questi due elementi tramutano il buon andamento mattutino in una gamba ribassista: si era raggiunto un target Gann Level 18008 ma senza scalfire lo short coverage (brutto segno), i bancari che avevano pompato come BMPS rallentano e quelli che avevano retto virano in negativo, in modalità sparsa; così il mercato complessivamente gira a ribasso mantenendo intatta, tuttavia, la gamba rialzista post dividendo. Certamente è uno "snervante laterale in volatilità", ma tant'è e nulla di più visto che il level spartiacque bull/bear al close rimane sostanzialmente inviolato. Altri indici anch'essi volatili. Non ci sono news ulteriori ma rimaniamo molto confidenti per domani, nonostante tutto, a condizione di uno S&P500 che non segni un close sotto i 2096 (attualmente non è).
Per il trading oggi abbiamo comprato Salini Impregilo a poco dal closing, pochi pezzi a 3.038 (siamo riusciti a spuntarla); anche qui non ci sono segnali, di bullish reversal nello specifico, ma volevamo il titolo in PTF e siamo pronti ad intervenire ancora su eventuali ribassi che giungano senza un momento di rimbalzo, ossia su nuovo ipercomprato. Non siamo invece intervenuti long sull'indice in open, come da (buona) operatività di oggi, perchè alle prese con una brutta ferita alla mano. E' andata così.
Si è aperto male il mese di Giugno, mese in cui riponiamo in genere grande aspettative di risultato. Oggi mercati a ribasso, almeno quelli euro visto il recupero che sta attuando il mercato americano, che hanno aperto deboli nonostante il buon andamento dei mercati cinesi e dei dati dei musi Gialli (indice Caixin) e che poi hanno virato a ribasso su ISM nazi amplificando quando il future del crude segnava forte ribasso su scarse aspettative del meeting OPEC. Seduta quindi tutta a ribasso in Italia aggravata dagli andamenti dei bancari, pesanti soprattutto con Banco Popolare (ricordiamoci che nella famiglia ci sono sempre quelli di banca italease ... per chi se la ricorda) che oggi ha dato notizie sull'AdC forse a partire dal 6 giugno con uno "sconto" ante aumento di circa il 30%... in pratica la solita dinamica in cui i capitali immessi nel tempo valgono sempre di meno, prossimi a zero, e le partecipazioni in essere si stemperano nel nulla. Altro motivo del ribasso è la forte piegata del crude a metà pomeriggio che non recupera con in buoni dati USA che invece risollevano S&P500 lasciandolo sempre nel limbo fra strappate da ipercomprato e bearish reversal pattern. DAX invece va come sarebbe dovuto andare completando, o quasi, in un giorno, il suo obiettivo ribassista da bearish reversal pattern ben segnalato stamane.
Per quanto concerne la nostra operatività abbiamo dato oggi un "doppio segnale" alla "straddle", ossia long ma con apertura short sotto i 18000, da mordi e fuggi. Lo short ovviamente è andato in porto, il long è rimasto aperto, secondo strategia, con logica multi-day, non essendoci stato SL da violazione al close del livello di tenuta del "bull pattern" di riferimento; questo potrebbe sposare la view data nel weekend ossia di ribasso a metà settimana (oggi è mercoledì) per poi eseguire rebound con close settimanale frazionale. Quindi per adesso "tutto bene" anche se era meglio che il mercato fosse andato a rialzo e il long avesse dato risultato immediato.
Circa il trading, osserviamo innanzitutto che avremo 4 giorni di pace, ossia liberi dal "panico" e dalla pressione lavorativa, dedicandoci ai nostri hobby fra cui il trading daily ed orario; da aprile peraltro non riusciamo ad andare a pescare perchè il mare è stato sempre torbido (quando potevamo) e così abbiamo saltato tutto il mese di maggio che solitamente riempie il surgelatore e talvolta anche il pozzetto (se ce l'avessimo). Speriamo di riuscire a fare qualcosa nel weekend visto che domani sarà da trading-only visto che oggi pomeriggio si è alzato il mare... Allo scopo oggi abbiamo fatto operazioni di preparazione, vendita di alcune posizioni short FTSEMIB in profit in area 17850 (sperando in un bel "longerone" domani in open, USA permettendo), vendita di WFM che oggi spaccava da +5% in open (il 15% di profit non glielo abbiamo lasciato, i profitti sempre in cassa) e poi siamo entrati ancora su ENI a 15.52 dopo lungo combattimento "emotivo", anche perchè oggi il PTF segnava -0-8% per il peso del settore (incluso ETF Russia dove siamo molto esposti). Cercavamo titoli strategici del settore OIL e Mining, fra quelli che non abbiamo in PTF (RIO Tinto, BHP ecc..) ma non ci sentivamo di pagare forti commissioni, allora siamo andati a vedere FTSE 100 (che dentro ha un po tutto, compresa la dignità di chiamarsi Inglesi anti-Europeisti) ma il pattern è ancora ribassista e l'EUR/GBP potrebbe penalizzarci ulteriormente (con indebolimento GBP) , poi siamo andati a cercare tecnologici da IoT e ci siamo dati "le martellate sui coglioni" quando abbiamo visto l'andamento di due titoli nel mirino, IBM ma soprattutto Western Digital, di cui tutti abbiamo avuto almeno un HDD nella nostra casa, che tempo fà ha siglato un accordo con SANDISK (dischi SSD o NVME) e che ha attuato un pattern ferocemente bullish. E' incomprabile in questo momento, così come a questi livelli lo sono aziende simili come la bella Sansumg, la rivale Seagate, SANDISK stessa per non parlare delle Taiwanesi dei sensori IOT che scontano vendite anche alla popolazione di Marte che ancora deve nascere. Insomma alla fine ENI ci è sembrato un buon titolo, sui fondamentali e come supporto tecnico, anche se vediamo sempre meno distributori ENI, miriadi di nuovi marchi a carattere "familiare" che ne prendono il posto. C'è da osservare che i suoi shop sono sempre più belli proprio perchè li si fanno vendite ad elevato margine, sullo stile di altri vendor europei che fanno più di metà del margine dalla vendita di veri e proprio supermercati "lungo la via", li dove Alibaba ed altre invenzioni "store" della digital economy non possono arrivare... forza ENI SHOP allora... soprattutto con l'estate che sta arrivando.