Oggi riusciamo a commentare in orario essendo passato il momento di picco sul lavoro (ordini) per via della chiusura fiscale che si sarà a fine ottobre.
E' stato un venerdì molto difficile, come annunciato stamattina sulla nostra Operatività FTSE/MIB Daily, dopo che ieri il mercato "si era cagato" alla chiusura del gap-down. Tensioni sui bancari, ed in particolare Deutsche Bank (che non si capisce oggi quanto si apprezza, Yahoo dice +14%, Sella +8%) avevano subito portato il nostro indice, sin da open, sotto area 17250 che era il limite del bull pattern orario anche se quello daily era posto in area 16000. Ed infatti l'indice va giù con violenza fin in area 15900 da cui poi realizza un recupero andando da prima a superare lo short coverage orario che si è formato e poi tentando l'attacco al livello di forza posto in area 16500/640 sui rumors di sanzioni a 5M$ contro i 14 previsti... Al close lo scenario non è di bull market continuation, ossia non ci sono questi segnali, ma certamente il rilassamento della vicenda DB, il recovery del settore bancario/assicurativo e soprattutto la tenuta del crude (che è stato l'unico elemento di reale positività nel quadro settimanale), lasciano INTATTA la speranza che la prossima settimana potrà dare quei segnali netti di bullish continuation. La prossima settimana cambieranno anche i timing su USA, ci sono anche setup di importanza minore (che studieremo nel lungo weekend di lavoro su fabiolongo.com) che potrebbero finalmente attivare un momento di bull market sempre in logica Jump Market annuale. Vedremo.
Fra le storie da sottolineare c'è appunto solo l'accelerazione del finale, notevole, visto che il fronte macro-economico continua a dare notizie "sterili", generalmente trascurate dal mercato, con occhi sempe più preoccupati sul processo di disgregazione Europea; per adesso questo processo è abilmente ritardato (e poi non troppo abilmente) dalle istituzioni, con il posticipo delle votazioni austriache di cui non si fa più parola. Consideriamo vitale questo evento poichè se dopo Brexit ci sarà un altro paese ad uscire, soprattutto se "core", si instaurerà un trend di EU-EXIT difficilmente reversibile a cui seguiranno paesi come Olanda, Francia ecc.. con conseguenze distruttive e di rapido inviluppo. Chiaro è che il lungo termine è nerissimo, l'Italia non pagherà mai il debito, andrà in default, e l'unica speranza è appunto un change of mind delle teste di cazzo Europee (il coglione Renzi in questo senso va elogiato) che inizino a sentire la voce popolare/nazionalista attuando politiche a favore della nostra identità, della nostra cultura, dei nostri interessi economici, convergendo quindi verso grande madre Russia come unico sbocco ragionevole verso il colonialismo dei musi gialli (che mangiano i cani) e verso l'invasione mussulmana incompatibile con la vita sociale e civile. Discorsi lunghi e corposi di cui noi probabilmente non vedremo la fine in quanto si completano in una generazione (noi saremo altrove).
Andando al trading oggi ci siamo mossi nell'ordine con acquisto UNIPOL, vendita ETF Crude OIL, vendita turbolong FTSE/MIB ed acquisto Danieli. Avevamo segnalato, ieri ed oggi, il momento propizio per entrare in Molmed, in area 0.48 ed alla fine a 0.475 è ripartita, ma ci sono bestie nere che non vogliamo più gestire. Abbiamo preferito la cooperativa Rossa perchè ha buoni numeri, fatti anche di politiche di cartello e di mancati accordi contrattuali con gli assicurati, e quindi sul gap-down di oggi ci abbiamo messo le mani rubando 4 punti percentuali al close, bellissimo mettere le mani nella macchina del broker emiliano che abbiamo minacciato con il coltello sotto la gola... Danieli invece è un bel titolo, in alcuni anni ha avuto una crescita d'acciaio (per rimanere in tema) anche se adesso subisce pressione dei vendor cinesi che si buttano su questo business tradizionalmente italo-tedesco, con un dump dei prezzi per comprarsi il mercato e poi attuare le loro politiche di lock-in. Circa l'abbandono del turbolong, statisticamente ci porta "sfortuna" averlo in PTF, quindi scaramanticamente rinunciamo al cavallo avendo ben 35 titoli in PTF che ci lasciano sereni circa la strategia adottata a mezzo titoli.
Ultimo flash su questo link "sponsored" che abbiamo trovato sul grande portale informativo di Yahoo finance (http://lanotiziaperfetta.com/1104/operaio-molla-tutto/?tl_id_database=1104), francamente è talmente esagerato che fa ridere, e non ci ha fatto incazzare solo perchè è spudorato: operaio di Frosinone con chiave inglese in mano, riceve Bonus (non costa nulla), legge SEMPLICI dritte, arriva messaggio push su cellulare, guadagnati 200K (precisi), molla tutto con biglietto di sola andata per Maldive perchè da li fa trading con 2K al mese ... :-D
Anche oggi in netto ritardo (causa ritiro auto sostitutiva e traffico del III mondo della capitale); lasciamo in commento veloce e di prospettiva.
Seguendo la scia di ieri, nonostante America mancasse di segnali di forza e Asia fosse negativa, i mercati euro proseguono nel rialzo avviato ieri pomeriggio inziando benissimo ma chiudendo solo con un frazionale positivo. La candela daily risultante su FTSE/MIB non è delle migliori, in quanto di "fault rialzista", famiglia delle long upper shadow, ma il fatto che il il secondo gap-down (quello in essere a 16409) non si sia chiuso è un elemento se vogliamo positivo in quanto dovrà chiudersi; inoltre un eventuale ulteriore gap-down sarebbe classificabile come esaustivo essendo il terzo che si formerebbe. Ma alla fine, poco sotto al primo livello di resistenza, il nostro indice si ferma e manca di forza (per adesso). Non diverso lo scenario su DAX, con i nazi che non riescono a chiudere sopra area 10500 ed ovviamente S&P500 che rimane sempre in compressione ribassista nonostante la dinamica presidenziale volga a favore di un personaggio sicuramente più ragionevole del "boro repubblicano", questo peggio di Bush Junior che ai tempi criticavamo moltissimo (anche se dobbiamo dire, in onestò, che su alcune cose Trump ha ragione). C'aspettavamo che in questo periodo, grossomodo per tutta la week e magari poco oltre, il nostro indice sovraperformasse USA (da timing S9T) ed infatti lo sta facendo, ma la sovraperformance si traduce in un frazionale positivo rispetto ad andamenti negativi USA, e questo è un successo previsionale ma i cui ritorni sono scarsi. C'è da dire che livelli di dinamica oraria supportano ancora l'instaurarsi di una gamba rialzista (domani pubblicheremo il livello), che il target dei 16000 completato ieri ha abilita al rebound (prima poco credibile), che la tenuta del comparto bancario (oggi in generale apprezzamento sui titoli major) è un segnale positivo e che dopo la forte volatilità pre-FED settembre un mercato che si appiattisce e diventa stabile è la prima dinamica che si forma prima dell'instaurarsi di un mercato coerente, ossia direzionale, come già discusso in altre sedi (Privè): supponiamo che il CMH sarà rialzista per via di altri aspetti (timing), non avendo visibilità dei razionali che lo potrebbero portare ad essere un mercato coerente rialzista.
Velocemente sul trading, oggi impegnatissimi ed anche in dinamica mobile non abbiamo fatto un cazzo. Close di apprezzamento frazionale. Vorremmo accoltellare i preti che pilotano il titolo cattolica, che falsi come sono hanno subito cancellato il pattern rialzista sul titolo, ma i volumi della seduta del 26 rimangono palesi. Non ci sono notizie di merito sul titolo, anche in questo caso è "mistero della fede", ben pronti a celare verità soprattutto quando si parla di soldi. Lo scenario sull'equity rimane comunque incerto ed il boost potrà venire dal settore OIL, con un Crude che non ha mai perso il pattern di breve rialzista, come ben segnalato in questi giorni su Privè nostante i -3% e fischia, e che potrà portare allegria nel grigiore di questi ultimi giorni di borsa.
Tardissimo per il commento di oggi rimandiamo a domani al Privè facendo solo notare che il nostro FTSE/MIB ha fatto i famosi 16000 punti con un minimo intraday a 15995 ... una volta i "movimenti" li facevano con un po più di classe... ma comunque adesso il mercato può ripartire.
Volevamo solo commentare questa pubblicità con positività, come facciamo solo per casi eccezionali, pubblicità bellissima sia nel video, che nei concetti di valore che soprattutto nella musica allegra e felice, veramente (e raramente) educativa, quantunque finalizzata alla pubblicità di una banca. Bravi gli amici di BPER.
Seguendo il link c'è anche la versione audio con le parole, facile da cantare (ci faremo la suoneria del telefono). Ci sta simpatica questa BPER e anche sui fondamentali non è malaccio. Gli Emiliani poi sono "un popolo" simpatico, molto amichevole, in cui va ancora di moda la fregna a dispetto delle mode milanesi dei culi pelosi degli uomini... fatti inaccettabili divenuti addirittura diritti nella società del coglione Renzi... :-)
Postiamo il commento al close non prima di aver accennato ad un glorioso weekend di pescatone, ben due giorni/battute (quando avremo tempo metteremo le immagini assieme alle altre dell'estate), ed un terribile problema con il PC per l'update automatico Windows 10 (update versione Anniversary - obbligatorio), upgrade che ci ha distrutto il profilo costringendoci a lungo e tedioso troubleshooting per poter utilizzare il PC e fare le analisi settimanali. Come al solito Microsoft è certezza di problematiche, immagino volontarie per obiettivi che solo apparentemente sono contro l'immagine dell'azienda, "finezze mediatiche" che poi magari racconteremo quando avremo tempo.
Circa i mercati oggi il FTSE/MIB punta all'area 16000 che era rimasta pending, nella dinamica evolutiva dell'indice, già dallo scorso lunedì, obiettivo FINANZIARIO (sedex) che se non completato non ci dava fiducia in una ripresa solida del mercato, a parte i rimbalzi visti l'altra settimana e che non hanno mai dato un segnale di forza. E così rotta l'area tecnica/esoterica dei 16440/00, ossia in open, il mercato piega ed onora il nostro signaling operativo ossia, "In intraday se sotto 16400 (senza conferme), SL closed over 16667 (tecnicamente sarebbe sopra 16790)", anche se non raggiunge il livello fermandosi pochi punti sopra e poi facendo una sterile melina pomeridiana. La giornata è iniziata male con la "solita speculazione ribassista sui bancari", con notizie su Deutsche Bank fra mancati aiuti di stato e potenziale aumento di capitale per le problematiche che risalgono ai mutui subprime... e comunque la news ha spinto a ribasso tutto il settore, con UC ed altre banche nazionali dove il brokerage ha manganellato sin dalle prime ore. Solo le parole di Draghi, che quantunque sia incarnazione della lobby finanziaria ha sempre un comportamento razionale, oggettivo e se vogliamo eroico nei confronti del UE, hanno tirato su il mercato nel pomeriggio, quando USA aveva aperto debole, garantendo supporto e politica altamente accomodante. Proprio S&P500, che ha una configurazione teoricamente pronta ad evolvere a ribasso (lo scenario fan bearish), poggia oggi su un primo supporto che è lo strappa-long dell'ultima gamba rialzista e tenta un recupero sulla parità. Diciamo che se non fosse stato per il crude, che tiene e va avanti, la giornata sarebbe stata pessima. L'outlook rimane estremamente indeciso, proprio per la volatilità robusta dell'ultimo periodo, un timing USA non positivo nel breve ed altri fatti di prezzi, ma reputiamo che alla fine il mercato troverà un supporto e potrà anche ripartire, ad esempio dopo aver fatto 16000 punti FTSEMIB.
Circa il trading, velocemente: abbiamo venduto al closing dei minishort FTSE/MIB che volevamo liquidare a 16000, non un punto di meno, ma ci stavano rimanendo sul groppone, quindi una parte li abbiamo lasciati a 16200 dopo le 17 in logica di movimento tattico da "combattenti russi"... ovviamente ne abbiamo molto altri e non compremo long ai 16K, prima di aver visto un segnale di reversal, ma magari venderemo altre pezzature short perchè si è realizzato un target (in questo caso finanziario). Fra le storie positive c'è quelle dei preti di Cattolica, che per quanto preti (ricordo che scopano con le rumene e violentano i bambini, ovunque nel mondo), sono utili a mantenere una società più civile e centrata sulla famiglia (requisito per una società che definiamo come insieme di famiglie): oggi il titolo strappa a rialzo, con volumi, non prima di aver scrollato con una forte strappata a ribasso (i broker non conoscono religione), e quindi rimane un titolo interessante come momentum. Bene anche i nostri titoli OIL Noble e Transocean che procedono in contro tendenza.
E' stata una seduta di realizzi, come supponevamo ieri al commento al close e come stamattina prefiguravamo dato lo scenario americano S&P500 che ieri BACIAVA (e non superava) nuovamente la fan bearish, abbassatasi rispetto all'ultimo test di inizio settembre. Entusiasmante la precisione dell'impianto per il quale avevamo dato short sul mercato americano. Delude oggettivamente, e deprime anche, il fatto che non ci sia stata manco una mattinata positiva di allineamento al close USA, ed ad essere molto sinceri delude anche che alcuni nostri signaling bullish, solitamente ottima valenza, non abbiano dato frutti, tipo quelli su alcuni titoli del paniere principale, come Ubi Banca, che avevano le carte per strappare forte ieri ma non l'hanno fatto (e manco oggi). E' comunque una seduta di realizzi dopo le forte tensioni della settimana, dato il close matematicamente sopra il Gann Level (16442), livello che ha comandato nel lungo pomeriggio di mercato laterale mantenendo l'indice in quell'area e bloccando una degenerazione da sell-off. Infatti con indici euro generalmente negativi, spread ITA-GER in aumento, obbligazionario generalmente a ribasso (BTP) e settore Bancario ancora a ribasso non c'era da stupirsi se oggi il FTSE/MIB avesse chiuso ancora più a ribasso. Quando allo scenario macro i dati non sono stati brillanti con l'indice PMI sceso sotto le attese. Guardando in America e alle commodity anche qui tutto si allinea con prese di profitto. Unica notizia positva è su UC dove Goldman Sachs l'ha segnalata nella propria "Conviction List" (WOW), con prezzi obiettivo ben oltre gli attuali; ci fa piacere che qualcuno la pensi come noi su UC anche se il titolo ed il settore rimangono sempre in piena bolla negativa. A proposito di rating oggi quelli di Banca Imi non avevano un cazzo da fare ed hanno abbassato la raccomandazione a hold da add sul nostro ultimo titolo, La Doria, con un prezzo obiettivo dimezzato a 9,7 dai precedenti 14 euro. Aoh' ammazza che stime ! solo per un 10% in meno di fatturato ?! In genere queste notizie sono da approccio totalmente contrarian, anche se nel breve periodo pesano, come oggi, ma ribadiamo il nostro buy sui fondamentali avendo alcuni parametri molto interessanti, tipo P/E basso e deb/equity sotto 1 (qui siamo addirittura a 0.4 anche se sarebbe meglio non averli propri i debiti). Un business modesto da 300M€/anno ed un core business semplice e "sano", basato su semplici pomodori, ci lasciano una view positiva nel lungo periodo.
Per il trading stiamo tentando ingresso su alcuni titoli USA, GE nello specifico, ma non credo che riusciremo. Saldo daily -0,3%, much better del FTSE/MIB, in linea al settore azionario WW, tutto grazie alla tenuta dell'oro e del ETF RUSSIA che sono i due macigni di PTF.
Ieri tutto bene su USA, oggi indici euro aprono bene e chiudono meglio. Tutto sembra rilassarsi, almeno in termini di minor volatilità dei mercati anche se il close non è di forza ci si ritrova a combattere con le stesse resistenze di 15 giorni fà. A FTSE/MIB ad ogni buon conto manca sempre la chiusura di un gap-down, mentre il DAX l'ha chiuso, quindi potrebbe esser un mercato che sovraperforma gli indici, anche se oggi al closing ha deciso di smentire questa tesi. Crude in forte rialzo ed in configurazione di forza, assumendo che tenga questo close, è un'altro elemento positivo che si aggiunge alla lista delle news. Da capire come si comporteranno domani i mercati, potendo essere il solito venerdì di realizzi, e sopratutto il FTSE/MIB, data l'importanza di area 16790.
Per quanto concerne il trading la giornata alla fine è stata positiva dello 0.8%, e non si capisce perchè così poco. Abbiamo venduto turbo long FTSE/MIB in area 16670, come da Operatività FTSE/MIB, abbiamo liquidato PDLI (con dispiacere, ma con circa 15 punti di profit) ed abbiamo comprato La Doria, bersagliata dalle vendite negli ultimi giorni su semestrale che evidenza un calo del 10%, di cui qui potete trovare una bellissima relazione. Dovremmo riflettere/temere gli impatti di vendere in GBP e fatturare in Euro dato lo scenario di trend cambio causa Brexit ma sono interessanti alcune valutazioni sulla possibilità di aumentare i bilanci in GBP causa inflazione attesa sul paese e di creare protezioni finanziare verso il cambio a ribasso. Tecnicamente non c'è ancora il segnale di buy, dal punto di vista tecnico, ma secondo noi è un buon titolo, ci piace il pomodoro sammarsano, i prodotti sembra siano di qualità (alcuni rebrended da Carrefour) ed amiamo le terre della costiera cilentana dove abbiamo passato i migliori anni della nostra vita.
Oggi giornata importantissima sia per FED/BoJ sia per gli "svariati" eventi di timing che sono indicati qui a lato. Per adesso ci sono già alcuni verdetti, ossia siccome è stata una seduta positiva, come supponevamo per via della seduta di "Denaro da Fund" che cadeva anch'essa oggi, abbiamo un setup autunnale positivo, che si aggiunge ad altre indicazioni di timing di tipo laterale-correttivo che complessivamente creano un armonia predittiva di un mercato "che va" da qui a fine anno, quantomeno che tiene senza inviluppare (per come era iniziato è andata di lusso). Per via del fatto che è stata una giornata per noi pesantissima (quasi 3 ore per fare 30 km con leggero malessere da stress multinazionale americana), non entriamo nel merito della decisione BoJ di lasciare i tassi a -0.10% (notizia arrivata dopo che avevamo postato l'operatività daily) e di una politica monetaria accomodante; comunque ricordiamo che c'è l'impero FED alle 20 (molto più importante del BoJ) e successiva conferenza delle 20:30, nel classico evento mediatico in stile Pop Corn Maxi-Size e Coca-cola in bottiglietta. Stavolta anche noi parteciperemo da sede presso località marina cercando ingresso su GE in caso di ribasso.
Andamenti del Crude e del GOLD, oggi in deciso apprezzamento (anche per via del dato sulle scorte di petrolio greggio in diminuzione), possono lasciar supporre che non ci sarà aumento dei tassi, anche se noi siamo di opinione diversa, scenario che non cambierebbe di molto le sorti del mercato in quanto, digerita la decisione che sarebbe indicazione di un'economia USA solida, poi probabilmente le cose si stabilizzeranno con un fine anno S&P500 grossomodo nel range di riferimento atteso in assenza di aumento dei tassi. Speriamo di sbagliarci sulle decisioni FED, che tutti danno per "unchanged", come per le successive indicazioni, e quindi di vedere uno scalino rialzista a notizia resa pubblica, dinamica che domani provocherebbe apertura in gap-up su mercati euro magari alla ricerca della chiusura del gap-down di 2 venerdì fà sulla indiscreazione di rialzo: jump market. Un close USA positivo sarebbe importante anche per altri timing di più breve periodo, come il III mercoledì del mese che in effetti negli ultimi periodi non ha mai dato la conferma della seduta del giovedì e che quindi non ci siamo fidati ad utilizzare.
Circa il nostro indice, il trend volumetrico non è che sia stato particolarmente elevato, anche se in aumento rispetto a ieri, confermando quindi l'indecisione sull'attesa FED, ma comunque accontentiamoci di questo, anche se avremmo preferito che nelle precedenti sedute il mercato avesse estinto "i nemici rialzisti" con spike almeno in area 16000 punti FTSE/MIB. Questo l'unico neo nella lotta predittiva dei mercati, sempre più difficile.
Per quanto concerne il trading oggi giornata positiva, ovviamente, e non abbiamo venduto nulla. Rimaniamo con il "fucile puntato a sell" su PDLI, che non abbiamo liquidato venerdì, anche se effettivamente sono i titoli high-yield, sui massimi annuali, e non le posizioni high-risk, a dover essere vendute: su rialzo dei tassi e quindi della redditività del settore obbligazionario sarebbero i primi a subire un sell-off di posizioni attualmente in cerca di rendita finanziaria. Detto questo tutto è poi relativo al titolo specifico e quelli che abbiamo noi potrebbero fare storia a parte in questo ipotetico scenario di rialzo dei tassi.
Come raramente facciamo ... in bocca al lupo al mercato ! (ci giochiamo il jolly).
A due giorni dall'importante data FED (e BoJ) ma soprattutto da setup di timing realmente da "critical path" per il processo evolutivo dell'equity, registriamo una seduta di rialzo sui mercati euro con un FTSE/MIB oggi in bella forma in linea agli altri indici euro. Nei fatti tutto questo movimento rialzista del lunedì, che nel weekend non prevedevamo ma che stamattina avevamo supposto da chiusura musi gialli ed andamento delle commodity, si configura come un rimbalzo tecnico, peraltro nemmeno a potenza massima, quindi un mezzo rimbalzo. Lo scenario si è svolto conformemente alle indicazioni data su nostra Operatività DAILY, e resta compatibile con un abrupt degli andamenti di forza, stamani infatti scrivevamo su posizionamento short "sui rialzi degli indici si potrebbe attuare la volatilità che ha caratterizzato questi giorni ed i livelli/aree sono 16250-16440 FTSE/MIB, 10400-10520 DAX e 2140-2153 S&P500. Queste sono zone dove puntare uno short con SL ... " Gli indici hanno testato queste zone e tutto potrebbe inviluppare, cosa che reputiamo possibile, anche se non augurabile, anche a causa di mancati target finanziari sul nostro indice, e nonostante l'ipervenduto che era in formazione e che se continuato avrebbe potuto formare configurazioni da bullish reversal più affidabile. Tutto è quindi appeso ad un filo, ma già se il crude tenesse il suo forte rialzo sarebbe un buon ingrediente da mettere nel calderone dei segnali sul mercato. Non commentiamo ulteriormente rimandando a Privè domani sempre all'alba.
Per quanto concerne il trading oggi seduta nell'ordine del punto percentuale come apprezzamento di PTF, quindi bella seduta anche perchè mancate del dividendo staccato da ENI (0.4€ a pezzo), oltre che delle azioni Uniper di cui non siamo riusciti a venire a capo nonostante l'interazione con l'assistenza trading della nostra SIM. E' stata una seduta di riscatto contro il brokerage, considerando che solo un paio di titoli erano in rosso, oltre l'hedging, con belle prestazioni e con alcune storie di eccellenza, tipo UC ma soprattuto PDLI, nostro cavallo di battaglia del 2016, che oggi strappa forte da +6% e fischia. Siamo in vendita a chiusura del gap-down in essere a 3.45 (ordine poco sotto), perchè non ci convince il pattern volumetrico di oggi, basso, anche se quello del venerdì è stato importante. Vedremo cosa fare se non verremo eseguiti nelle prossime due ore... segnaliamo infine ingresso su Coca Cola, a 42.3$, come prime pezzature di posizionamento strategico sul titolo. Procederemo ad accumulo ogni 2$ di ribasso fino in area 38$, poi indubbiamente si tratterebbe di un fault. C'è anche uno pseudo pattern da bullish reversal sul titolo, ma in questo periodo tutto è MOLTO relativo causa forte volatilità dei mercati, short-coverage mai superati, scenario di probabile forte speculazione nella seduta di mercoledì prossimo dove il brokerage userà mezzi forti...
Oggi commentiamo in orario ma con forte delusione per l'andamento ribassista dei mercati che nel breve periodo (ore)prevedevamo rialzista e che speravamo potesse anche durare nel pomeriggio e nel close. Ne è uscita, nella sostanza, una seduta veramente brutta, guidata dai ribassi dei bancari e dei titoli OIL che fanno la cosa più semplice possibile, ossia proseguono nel trend ribassista formatosi da qualche giorno, così come i tecnologici continuano a salire in un era dove sembra che mangieremo pane e processore Intel piuttosto che social minchia digitale. L'aspettativa è stata rovinata da caratteristiche di volatilità del mercato dove i sincronismi overnight USA/EUR nemmeno funzionano più, una sorta di decorrelazione caotica ribassista che pensiamo si sia instaurata con target data FED e che non ha trovato respiro nemmeno oggi alla scadenza del derivato. Il close del FTSE/MIB, accentuato in negatività dai bancari molto pesanti (es BMPS -10%, UC ed altrie major da -6%) ed inasprito al close passando tutti i titoli in negativo (eccetto Italcementi che è sotto OPA), non lascia adito a prospettive ancora ribassiste dovute a target finanziari di prodotti Sedex, ora molto più importanti del FIB e dei future in quanto avranno scadenza a 3 mesi; la pressione bearish sicuramente avrà altri momenti di manifestazione. Lietissimi di sbagliarci e per questo weekend ci congediamo con particolare tristezza un po per tutta l'evoluzione settimanale.
Infatti oggi benchè in perdita molto minore del FTSE/MIB (-0.6% contro -2.5%), segniamo ancora una volta una performance negativa con un bilancio settimanale fra i peggiori dell'anno, con un -2.9% weekly mitigato solo da una strategia di PTF con hedging diretto e non correlato (ORO), ma ovviamente l'ira che abbiamo dentro (anche se siamo sempre cordiali e razionali) non trova pace perchè in parte è dipesa da noi. Infatti avevamo lasciato i tecnologici che comunque stanno tenendo, aprendo posizioni short su indici, e ieri USA andava ben a rialzo e nostri titoli USA scendevano nella classica beffa. Oggi la situazione si è normalizzata, abbiamo anche titoli USA che fanno controtendenza rispetto a mercati a ribasso, però cerchiamo sempre la perfezione e questa settimana non abbiamo sicuramente fatto storia. Siamo quindi sotto botta e dovremo porre rimedio a tutto questo, probabilmente con inserimento di nuovo capitale in posizionamento LONG nella formazione di un bottom pre-FED avendo a riferimento dinamiche correttive (e non distruttive) suggerite dai timing. Per il trading abbiamo comprato solo altre ENI, pur se non ha generato il segnale di bullish reversal che cercavamo; ingresso dopo le 17 a 13 precisi, avendo venduto pezzature esattamente 1 euro sopra giorni fa e pensando che possa essere una buona carta nei prossimi giorni anche se non da trading. Volevamo segnalare anche che parte delle performance negative sono dipese da E.ON (che un giorno fece -15%) che si scinde con queste condizioni finaziare indicateci da Banca Sella. I diritti Uniper non li vediamo in PTF ma la banca ci rassicura che sono ... il problema e che le banche non hanno indicazioni di come procedere per assegnazione di azioni o per la vendita, quindi sono soldi che non vediamo ne in diritti ne in un cazzo, e che non possiamo vendere, questione tediosa su cui dovremo lavorare prossima settimana...
Buon WE.
Gentile Cliente, come titolare di azioni ordinarie E.ON in data 09/09/2016, ti informiamo che la Società ha dato corso all’operazione sotto riepilogata.
Lasciamo un commento telegrafico per di impegni di lavoro non ancora terminati ... peraltro oggi non abbiamo nemmeno potuto seguire molto il mercato.
Seduta che delude un po, per quanto concerne FTSE/MIB, e che complessivamente non segna nessun movimento di rilievo ne sul nostro indice ne su DAX e S&P500; lo scenario rimane compresso in trading range ed in trend ribassista anche se il recupero dopo le ore 16 è comunque molto interessante, sufficiente a poter sostenere un outlook di rimbalzo ma non sufficiente a poter decretare un bullish reversal pattern ovvero un'inversione del trend bearish in essere come trend di riferimento; con tutta probabilità fino a data FED si andrà avanti così in mercato ambiguo e duale. Oro che ribassa potrebbe essere un indicazione di rialzo dei tassi già anticipato alla lobby brokerage, ed comunque è un occasione di rialzo, ai livelli indicati su Privè in operatività daily, dato che se non alzeranno i tassi ci sarà un sicuro rialzo e se li alzeranno sarebbe già a target.
Per il trading non abbiamo eseguito operazioni d'anticipo (long), sempre sfortunate in questa settimana, in uno scenario ancora a segno meno dove subiamo oggi il peso dell'oro e dei titoli in portafoglio, orfani dei tecnologici su cui inizia a configurarsi un bolla data mancata di correzione e PE generalmente alti.
Non abbiamo molto da commentare sui mercati finanziari data la seduta a scarso movimento e con uno stallo che non vediamo ne positivamente ne negativamente in quanto lo scenario è particolarmente complicato. La seduta quindi delude un po' in quanto a opportunità sul mercato. Il nostro FTSE/MIB ha attivato un Movimento FIB bullish, questa nostra lettura dopo il close di ieri, in uno scenario tecnico bearish fino a diversa evidenza: per cui, come indicavamo oggi, sarebbe più che lecito aprire un trade di posizione short, in linea di massima fino a completamento dei target ribassisti od a sblocco del newsflow con le decisioni FED della prossima week, ed al tempo stesso il posizionamento di breve dovrebbe essere rialzista, da segnale "Movimento FIB", per quanto nelle ultime scadenze il mercato non ha fatto molto ed in un caso abbia anche fallito l'aspettativa.
Detto questo il settore migliore sembra quello dei tecnologici, che nonostante siano andati sui top hanno corretto pochissimo e sembrano molto più reattivi sui rialzi, mentre i peggio impostati sono sempre i bancari ed i titoli del settore OIL che rimangono compressi dall'andamento del Crude che anche oggi piega dopo aver mancato la prova di forza. Crude potrà rappresentare un'alternativa ai dati macro che in questo momento sono tutti (ingiustificatamente) secondari alle decisioni FED, quindi focalizzerei il crude come market mover dei prossimi giorni.
Per il trading oggi terza giornata negativa, solo di uno -0.28%, ma sappiamo quanto ci dispiace vedere il segno meno. Causa sempre quella di ieri, ossia hedging limitato e mancate performance da Oro nel momento in cui equity storna (sul rialzo di 25 punti base tassi FED dovremmo avere un complessivo -7% di oro). Non abbiamo eseguito trade anche per via della giornata molto piena (troppo piena).
Ci consola la grande pescata di questa mattina, ingresso in acqua ore 6:45 circa dopo publish dell'operatività FTSE/MIB: mare piatto a 'mo di lago, acque leggermente torbidie ma splendide e calde, abbiamo fatto 2 saraghi, 1 ombrina, 1 polpo (gli li abbiamo lasciati perché siamo pieni), 1 spigola e soprattutto 2 grandi cefali, uno da 1.5Kg e lungo 55 cm, l'altro più piccolo, bestie splendide che abbiamo preso con la tattica di agguato fra gli scogli, a filo d'acqua, pesci fantastici dotati di una forza strepitosa... Finalmente ci siamo liberati dall'uomo che ha fatto totale distruzione, inclusi pesci sotto misura, branchi di oratine sterminate perché "ci faccio la frittura" (e magari mori con na spina in gola !), e quindi torniamo a pescare con una maggiore tranquillità etica. Siamo pronti a sostenere battaglie "popolari" per introdurre leggi contro la violenza sul mare, la pesca deve essere una lotta alla pari tra uomo e pesce (non devono essere permesse tecnologie come gli ecoscandagli), con l'obbligo di rispettare regole base come quelle dei pesci a misura e del ciclo riproduttivo. Purtroppo va sempre peggio e senza più alcun controllo, e così a 5 metri oramai non c'è più pesce. Di questo siamo tristissimi ma per oggi ci godiamo la pescata onesta (cliccare sulla figura per il maxi size) con un buon Vermentino già a temperatura...
Tardissimo per il commento al close lasciamo 2 brevi note.
Mercati che non passano e non attaccano nemmeno il livello di recovery del bull market e che piegano addirittura in configurazione bearish. Questo su Euro quanto su USA. Dispiace sempre quando i mercati vanno a ribasso, non abbiamo il profilo dello speculatore short, siamo sempre da "buy", e quindi andiamo in cerca del bull market; il principale rimpianto di oggi è stato quello di non aver aperto short dopo l'apertura in area 17000 per via di quei 30/50 punti mancanti, perdendo così ben 500 punti di ribasso per voler farne 30 in più... grande errore oggi visto lo scenario di PTF che non doveva conoscere esitazioni. Eravamo anche sul pezzo avendo lavorato come negri si da presto per chiudere alcuni lavori.
Al netto del Movimento FIB impredicibile (perchè cortissimo), lo scenario si presenta ribassista con potenzialità di durare fino a verdetto Fed, anche se pensiamo che USA andrà in recupero nel breve, giusto appena si stabilizzerà dalla volatilità fra le sedute, dunque alla ricerca di un bottom per un rimbalzo più duraturo. Crediamo tuttavia che i massimi dell'anno rimarranno quelli già fatti (da S&P500).
Per il trading oggi aprivamo benone dopo che ieri ci eravamo liberati di WDC che ci terrorizzava per il bearish reversal pattern, titolo che ci ha voluto ferire aprendo oggi con un +1.7% quando USA apriva negativa e piegando solo dopo qualche ora, quindi vendita per nulla ottimale. Anche se la cosa che ci ha stranito di più è stata la crescita da vero bull market per Molmed, abbondonata giorni fa sul pareggio, e salita ancora di quasi 0.1 a pezzo con valore di riferimento di 0.4. Oggi comunque ha piagato anche lei. Detto questo siamo entrati su WFM, a 28.1, sapendo che probabilmente il triplo minimo di AT verrà rotto, ma non volevamo fare come i 30 punti di FTSE/MIB anche se qui compriamo contro trend e non in trend. Ma comunque dovevamo comprare sto titolo. Acquisto anche di Ford, ieri siamo saliti su una CMAX ed è una macchina figa, e poi abbiamo visto modelli interessanti fra cui i track con belle americanate con tratti di valore ingegneristico. Tradizione di macchine robuste e generalmente carine. Titolo che sui fondamentali sembra buono, sicuramente meglio di Fiat, l'abbiamo messo nell'Arca anche per antipatia al tirchio Marchionne... non compriamo le sue auto, saliamo sulla Ford americana. Per il resto oggi brutta performace di PTF, perdiamo 1.12, mancato l'hedging e le performance da oro. Dannazione.
Commentiamo in ritardo una brutta seduta del lunedì sulle piazze euro, abbondantemente attesa dopo il crollo USA di venerdì sera, che ci lascia sentire il ruglio dell'orso. Non ci piace mai commentare sedute ribassiste e quindi andiamo veloci: a livello "fondamentale" tutto nasce dalla probabile decisione rialzista dei tassi FED di settembre, ma in realtà era lo scenario tecnico-fondamentale che non ha lasciato altri spazi rialzisti al mercato USA, ossia a 2200 di S&P500 sono pochi quelli che continuano a comprare e quindi solo una correzione può/poteva rendere appeal nuovi ingressi su USA. Circa l'Italia brokerage sempre ben pronto a speculare a ribasso, dato lo scenario del paese, economico, sociale e di inquadramento "sfortunato" nella comunità europea, sogno di unione economica politica che volge in lenta disgregazione (fondamentale l'eventuale referendum Austriaco). Detto questo dal punto di vista tecnico Crude rimane ben impostato e potrà risollevare le sorti di una parte di equity e quindi ci sono motivi di positività; il FTSE/MIB chiude peraltro proprio in linea di confine (16840) dopo aver testato a livello millimetrico-maniacale un livello numerologico su cui noi oggi avevamo dato un long mordi e fuggi: siamo molto contenti del signaling dato in questo periodo. Non c'è quindi un segnale short sul FTSE/MIB ma non c'è nemmeno un segnale long che si avrebbe qualche centinaio di punti sopra. Infine, ma non per ultimo, dobbiamo considerare la scadenza del derivato che si avrà a fine settimana con il solito movimento FIB che comanderà su tutto, anche a costo di andare contro corrente, movimento che non si è attuato nonostante il volume sostenuto, ma non sufficiente, di contratti FIB scambiati. DAX sembra convergere verso la chiusura di uno dei 3 gap-up rimasti aperti da mesi e mesi ed approda per adesso su un livello tecnico che per il momento sembra tenere. Con il close USA avremo uno scenario maggiormente chiaro con cui fare i conti nell'operatività di domani.
Per quanto concerne il PTF ed il trading oggi è stata una giornata negativa (PTF -0.72%) ma non drammatica e non abbiamo potuto far molto. Non abbiamo potuto vendere short a 16667 perchè eravamo da cliente e quando abbiamo visto il FTSE/MIB in recovery a 16800 (lontano dai minimi fatti) abbiamo tardivamente alleggerito un po gli short FTSE/MIB, perchè come detto il segnale bearish di continuation non c'è (sperando che l'orso adesso non alzi la zampa e dia una zampata distruttiva fino ai 16000 punti). Non ci siamo sentiti di entrare su i titoli USA che stiamo monitorando, tipo Ford, WFM, Mylan ecc.. anche perchè la liquidità è scarsa e ci serve riservarla per operazioni di gestione nel caso di bear market. Probabile uso domani sul turboshort 17500 laddove il mercato non spacchi quote di prima resistenza.
Commentiamo per ora tarda e per diversi impegni logistici. E' arrivato lo stornicchio sul mercato USA, così sembra. Anche le chiusure europee con FTSE/MIB a 17150 (anche se non sotto i 17100) e soprattutto del DAX sotto 10573 sono indicazione di una frattura almeno temporanea del bull market estivo, proprio quando l'attività sui mercati finanziari torna ad essere importante, sostanzialmente a seguito di un giovedì BCE che non ha regalato altro denaro facile in termini di nuove misure QE. Anche crude storna ma per questo "prodotto" siamo ben sopra i livelli di supporto al bull market, mentre sugli indici euro il livello di confine si avvicina minacciosamente. Presto per dare sentenze, in primis perchè ogni storno USA si è sempre tramutato in in rebound bullish dopo chiusure piazze euro (anche se crediamo che stavolta non ci sarà), secondo perchè si tratta sempre di uno stornetto fino a quando tengono i supporto importanti al bull market, tipo area 2137 S&P500. Ciò nonostante il periodo breve l'aspettiamo debole, a questo punto in laterale ribassista ... e qui ci fermiamo nel outlook sul blog. Con piacere invece oggi postiamo il grafico S&P500 in impianto fan, dove ieri commentavamo della precisione millimetrica dell'impiantistica bearish, del tutto apprezzabile con il lungo laterale avviato circa 2 mesi fa, con quote numerologiche ed altri livelli di resistenza tutti ben onorati. Siamo orgogliosi del lavoro fatto e della nostra impiantistica e comunque forza USA anche a costo di sbagliare forecast...
Detto questo per noi oggi giornata di sofferenza sul PTF, nel senso che perdiamo lo 0.73%, nettamente meglio di quanto perdono gli indici (ben oltre il punto percentuale), anche considerando il peso delle commissioni su USA che creano segni meno nel bilancio. Siamo infatti entrati su Noble (che oggi perde il 10% che aveva preso ieri... ingresso a 6$ spaccati) e poi su MOSAIC (quella dei fertilizzanti) a 27.6$, due titoli che reputiamo ottimi e che sono in linea con la strategia di PTF. Su Mosaic siamo stati fortemente combattuti contro Mylan e WFM però alla fine volevamo anche "piscio e merda" nel nostro PTF visto che un supermercato ce l'abbiamo (Carrefour) e anche le farmaceutiche (ben 3 Bayer, Teva e PDLI, peccato aver venduto Molmed ma è sempre un'azienda italiana, paese in mano a Renzi ed all'errore della natura, la Boschi). Oggi il portafoglio tiene grazie all'hedging su USA, su FTSE/MIB e su crude, all'andamento di alcuni titoli in controtendenza (Damiani, CS, Fincantieri, e preti di Cattolica), al long USD/EUR, alla tenuta dell'oro, anche se rimpiangiamo di non aver premuto il grilletto sell su WDC in open con 18 punti di gain ed adesso storna del 3%... comuque settimana positiva, close weekly a +1.8%, in sovraperformance rispetto a tutti gli indici, peccato per ieri altrimenti avremmo fatto festa per davvero...
Alla fine mercati a rialzo. Questa la sintesi. Mattinata in stallo e giornata molto volatile, ma come sempre in questo periodo ogni tentativo di ribasso trova poi un recovery; si chiude in frazionale positivo ed in zona nettamente bullish anche se sotto una nuova resistenza. Fra le news c'è anche e soprattutto il crude che si impenna sulle scorte USA scese drasticamente (sarà vero ?) e questo rialzo boom (buy signal se tenuto al close) guida tutto il comparto energy a forti rialzi. Per la BCE, Draghi alla fine non ha detto nulla di inatteso, discorso che ci è parso molto serio e razionale, innanzitutto sulle prospettive di inflazione che sembrano realistiche e poi su politica monetaria e QE in termini di tempi, con considerazioni tutte da condividere; infine importante il solito invito agli Stati, tra cui Germania, ad abbracciare politiche di flessibilità fra cui quella fiscale. Particolare l'andamento dei mercati nella giornata e del cambio EUR/USD dove noi ci posizionavamo short dato il livello di fan di 1.13 circa; ha subito rialzi in mattinata assieme al mercato (in genere sono correlati inversi), sulle parole di Draghi sono scesi entrambi e francamente non capiamo nemmeno l'indebolimento se appunto si è parlato solo di studio di misure (che comporterebbero valutazione); ciò nonostante sul cambio EUR/USD siamo ribassisti anche se gli USA non lo permetteranno oltre certi limiti. Comunque questi eventi sono sempre giornate di volatilità e infatti tutto poi si rinormalizza con EUR che rimane basso e borsa che sale attuando "classica" correlazione inversa (non poi particolarmente affidabile). Circa i mercati oggi il FTSE/MIB ha fatto il primo target rialzista ed adesso sembra averne messo un'altro nel mirino... da un lato fa piacere che il mercato salga, come sempre, dall'altro dispiace che oggi non abbia girato a ribasso, ovvero dispiace che abbia invertito l'andamento a ribasso che aveva preso, perchè smentisce un po il nostro forecast. Su S&P500 non aggiungiamo parole se non quella della suggestività del grafico nell'impianto fan bearish (nostra costruzione sul doppio del massimo storico 1576 sul minimo del 2009), contenuto millimetricamente, ma non arriva mai la zampata dell'orso dall'alto verso il basso dopo mesi e mesi di laterale...
Per il trading oggi ci siamo riposizionati ed al close performiamo frazionali positivi in linea agli indici anche se avremmo potuto far molto meglio avendo più tempo da dedicarci. Abbiamo comprato SHORT EUR/USD in open (ETF x3) che al close sta in sostanziale pareggio, abbiamo venduto long e short FTSE/MIB sul target rialzista (lo short potevamo tenercelo e giocarcelo meglio); abbiamo alleggerito ENI in profit a 14. Non siamo contenti della giornata perchè non ci siamo fatti panza grossa e non siamo riusciti a comprare Noble, che in questi giorni monitoravamo. E' incredibile, ha aperto positiva ed appena inserito l'ordine ha messo il turbo... l'abbiamo rincorsa senza riuscire a prenderla ed adesso viaggia a +8%. Così non le compriamo, magari meglio domani addirittura a prezzi leggermente più alti se tiene questo close: abbiamo pezzature in PTF, a -40%, e sbagliare l'ingresso sarebbe debacle totale.
Come considerazione di riferimento "meglio bullish che bearish", almeno a casa nostra, e lo scenario che si dipinge al close marca proprio da spike domani sullo speach BCE. L'analisi di questa mattina mostrava vari titoli major in pattern di bearish reversal (es ISP, UC) e per come erano andate le prime ore tutto stava evolvendo in tal senso ma la "volubilità" dell'indice, a nostro avviso da ricercare nei mancati target finanziari già commentati diverse volte, si è manifestata tutta quando è ricomparso denaro sui bancari, fra cui UC proprio quando ha toccato la middle, che era il suo primo target nell'operatività short data stamattina su questo titolo. Denaro quindi sui bancari nel momento di primo obiettivo ribassista con motivazione l'aspettativa della parole del trader Draghi circa mosse future, in quanto obiettivamente non ci aspettiamo alcuna news sulla politica monetaria. NPL ed altri fatti sembrano dimenticati dal mercato, ben venga tutto questo, ma l'ipotesi di bull trap formulata giorni fa (non è che ce la siamo dimenticata) sta ancora in piedi, con una leggera "distorsione" che probabilmente andrà avanti anche domani mattina. Del resto i dati euro non è che fossero un granchè (es quelli tedeschi) ed a nostro avviso il mercato ha voluto solo guadagnare un giorno e scrollare un po di shorter. Tecnicamente c'è un pezzo a rialzo poi si cambia davvero mood ed a noi comunque farebbe piacere. Guardando ad occidente, S&P500 stalla in attesa del Beige Book ma in genere si mantiene sui top anche grazie ai tecnologici che sono sui massimi di periodo, fra questi nostro titolo WDC, che abbiamo in PTF strategico dopo acquisizione di SANDISK, che solo oggi performa oltre il 13%. Sotto il grafico orario di FTSE/MIB che mostra una configurazione di breve nettamente rialzista anche se ripetiamo il probabile scenario di bull trap.
Venendo al trading oggi preformiamo positivi ma non come l'indice e questo ci fa "soffrire". Avevamo abbandonato titoli come ENEL e SARAS che alla fine hanno performato, non ci siamo voluti mettere su altri titoli small-cap ben individuate giorni fa e rivelatesi esplosive (es CHL da +31%), abbiamo mantenuto il posizionamento short sul nostro indice e questo è il risultato. Vero che abbiamo azzeccato ORO, WDC, MBT, PDLI (ieri +8%) ed altri titoli italiani come Unipol, ma non tutte le ciambelle sono riuscite col buco, tipo Terna, SNAM, Damiani ed anchei preti di merda di Cattolica, che avendo donato qualche soldino ai terremotati adesso se li riprendono dalla borsa. Comunque oggi sell di Unipol (non ci hanno eseguito a 2.62, ordine ribassato a 2.608) e buy di un altro po di long FTSE/MIB in area 17270 nell'ultima mezzora, solo per gestire la giornata di domani, avendo un posizionamento short che non vogliamo abbandonare perchè crediamo ci darà risultato.
Come nota finale vorremmo tanto governare il paese e fra le misure che adotteremmo nel primo mese metteremmo proprio il pagamento dell'IMU ai preti, che si fanno panza grossa con il turismo religioso (solo di ingresso ai musei vaticani sono 300K euro/gg) in struttura che non gli costano un centesimo, ed anche la cancellazione delle pensioni ai baby pensionati (gli daremmo la minima); poi in 12 mesiseguirebbero il rimpatrio di tutti i clandestini, la costruzione di nuove carceri per garantire pena sicura in caso di rato, la statalizzazione di acqua, luce, gas e telecomunicazioni, la pena di morte per reati contro familiari/figli, l'introduzione del reato di violenza contro natura per diversi casi (immondizia nei campi, pesci sotto misura e uccelletti), il blocco totale dei social network, la legalizzazione delle droghe leggere, l'assegnazione di un lavoro a tutti quelli che ne fanno richiesta (nelle aziende di Stato o nella difesa a supporto di opere civili tipo ponti, dighe, ricostruzione dai terremmoti), la lotta reale all'evasione fiscale (ci vuole davvero poco), la cancellazione delle Province, il dimezzamento dei dipendenti pubblici, l'introduzione obbligatoria delle tecnologie energetiche pulite, l'ergastolo per i dipendenti pubblici che prendono mazzette, la sanità gratuita, l'uscita della moneta Unica, l'ingresso nella federazione Russa CCCP a fianco del grande comandante. Un paese che torna grande e che si illumina di lavoro e di onestà.
Commentiamo brevemente per via di impegni, anche se vorremmo dare un maggior dettaglio ed affrontare anche argomenti diversi. Faremo un'altra volta.
Innanzitutto ringraziamo la pioggia di ieri che ci ha liberato dal male, l'uomo, riconsegnandoci le nostre terre nel litorale sud laziale che sono state invase da inizio estate ed hanno subito un'imprevista accelerazione nel ferragosto, con un turn-over di persone anche peggiori dei soliti noti, veri "bori" che non andavano più via. Stamattina lo scenario si presentava deserto, aria frizzantina, cielo terso, silenzio; animale uomo assente dalla spiaggia dopo aver fatto razzia di ogni essere vivente che si muoveva nel mare, inquinato il silenzio con rumori di ogni tipo, inquinato le strade depositando monnezza in ogni angolo, inquinato il mare con piscia e merda, plastica, rifiuti alimentari. Ci rivolgiamo a Dio chiedendo come sia possibile che quella Natura così fantastica da Lui creata abbia compiuto un errore così grande... l'uomo. Vorremmo che Dio ci dia risposta, come meglio crede, a questa domanda, non alla sua esistenza di cui praticamente siamo certi.
Circa la borsa dopo la seduta insignificante di ieri, ravvivata solo in mattinata dalla "spike-ata" sul crude (+6%) circa l'accordo Russia/Iran/Iraq, dove siamo stati venditori di pezzature long x3, oggi i mercato continuano con potenziali rialzisti in open ma non riescono a completare alcuni target finanziari e rimangono lì. Ben noto quello FTSE/MIB in area 17380/500 con un indice italiano che oggi ha viaggiato in fortissimo stallo per tutto il giorni, aspettando la riapertura americana e non generando movimenti degni di nota. Lo scenario si presenta sempre incerto dal punto di vista tecnico: crude non infilza pattern di forza, Gold sale ma senza spaccare, S&P500 come al solito è debole ma poi alla fine esegue sempre dei rebound bullish, indici euro generalmente in ipercomprato ma senza formazione di bearish reversal pattern. Doveroso quindi un semaforo giallo alla nostra market view anche se domani daremo indicazioni operative senza mezzi termini (come sempre non siamo dei democristiani di merda).
Per il trading, per farla breve, abbiamo venduto Molmed oggi con un po di dispiacere ma per la prima volta abbiamo visto il segno positivo dal nostro ingresso (mesi e mesi fà) e quindi avendo sbagliato il timing di ingresso era doveroso un pari e patta anche perchè non crediamo in modo particolare a tutte le news del caso, pur se il personale scientifico che ci lavora sembra di tutto rispetto. Diciamo che accetteremmo anche di aver perso un toro nella prateria, ma eravamo sotto di quasi 30 punti percentuali, andando a memoria. Non entrano i sell su Unipol e su altri titoli su cui cerchiamo un take profit, anche se ieri il PTF si è apprezzato del 1.5% ed oggi di un altro 1.3%, quindi sono state due giornate d'oro, liberi dal male che ci si era attaccato nel mese di Agosto. Siamo invece entrati sul titolo MBT su NYSE, telefonica russa dai buoni fondamentali, a parte il debit/equity, su segnalazione del nostro HedgeFund Mario G, Alpino di spiccata intelligenza, oltre che uomo di coraggio e di valori umani oramai inconsueti; il grande guru ci propone delle review per operatività da Trading sui fondamentali (oppure noi sottoponiamo a Lui dei titoli da value su operatività di trading, il viceversa) e nel cui set enorme che ci propone talvolta troviamo degli oggetti di cui ci innamoriamo (e viceversa per lui). La Telefonica Russa (MBT) è stata una di queste, forse perchè del Compagno Putin, e l'abbiamo messa in PTF a 8.10, poco fa, e speriamo di tenerla per lungo termine con grandi soddisfazioni come ci sta dando l'ETF RUSSIA su cui siamo ben pesati. Vorremmo parlare anche dei nuovi movimenti popolari anti-europeisti ed anti-immigrazione, con favore, dopo l'evento tedesco ma lo faremo quando avremo tempo e modo.
Lasciamo un commento in ritardo e cercando di essere sintetici.
La seduta è stata ben positiva ma in trading range; noi stamattina avevamo dato un'operatività long sul mercato (con una tattica di "long in open al meglio") dato il rebound "sistematico" di questo periodo su USA dopo chiusura piazze europee, che anche ieri sera ha stravolto le carte. E la seduta benchè volatile è stata comunque rialzista in piena linea ai timing S9T bullish "corali" fra S&P500 e FTSE/MIB, che entrambi scadono proprio oggi, (rarità di concomitanza), e che saranno seguiti da altri eventi che cadono di domenica (ovviamente questi eventi visibili solo a posteriori su zona market view sono ben commentati in Privé). L'ipotesi di bull trap, data l'altro ieri, regge completamente anche se è molto probabile che avremo altri allineamenti a rialzo su Eurozona per via di alcuni target finanziari che discutevamo ieri. Sorprende tuttavia che i mercati non abbiamo piegato già oggi pomeriggio su dati USA, generalmente inferiori alle attese, anche se di poco, probabilmente per via di un potenziale rinvio del rialzo dei tassi FED, interpretazione che comunque non condividiamo totalmente perchè il rialzo è stato tutto europeo con FTSE/MIB e DAX che tentano l'attacco ai prossimi target, che ribadisco sono tutti finanziari (e quindi "un must" o quasi). Non abbandoniamo quindi l'ipotesi di bull trap formulata giorni fa, tollerando però a questo punto area 17500 del nostro indice, cosa che comunque ci farebbe piacere avendo ancora un posizionamento nettamente long. Da capire infine se oggi S&P500 non farà un close in abrupt dal max anzichè in rebound dal minimo... cosa che ci darebbe ragione addirittura matematica sul timing.
Per le commodity evidenziamo invece il rialzo del Crude (non ha testato il supporto metafisico) e dell'Oro, in linea a nostro suggerimento operativo (buy signal) pubblicato su sezione Gold della nostra operatività daily.
Quanto al trading oggi abbiamo svolto operazioni di "rifinitura", con un rafforzamento di short su S&P500 (sia perchè il peso di hedging era troppo basso sia per view sull'indice) e non siamo entrati sui titoli consigliati stamattina (es Noble, BHP od altri) perchè supponevamo avrebbero aperto forte e noi ci eravamo già inseriti su Crude a mezzo ETF x3 quando abbiamo visto il rialzo del future di tarda mattinata. Questo long crude, non suggerito per alto rischio, trova spiegazione anche nel congelamento del recupero sull'hedging Crude che stamattina è tornato in pareggio dopo mesi. Per il resto il PTF si è apprezzato del 1.32% e l'abbiamo lasciato correre, cercando di superare le nostre tentazioni "umane" (sell), anche se siamo ben coscienti (o meglio convinti) di avere il cerino in mano su alcune posizioni azionarie italiane; ricordiamo che siamo in un paese a crescita zero, con disoccupazione alle stelle, soprattutto socialmente disprezzabile, fatto cardine su cui oramai non vogliamo più spendere parole inutili; giusto come cronaca evidenziamo il contagio del "virus della mediocrità" anche in realtà che erano feudi di intellettuali e meritocrazia. Noi dovremo cavarcela per forza, con l'impegno di creare un futuro anche per i nostri figli, almeno avviandoli su un percorso in cui sono padroni del loro mestiere e senza frontiere (es medici), piuttosto che con piccole rendite "perpetue" come rendite finanziarie, immobiliari che in linea di massima vengono meno solo per eventi statisticamente rari (es terremoti).
Commentiamo con un mix di orgoglio e dispiacere, orgoglio per il forecast che avevamo fatto ieri (ed in questo periodo di "long FTSE/MIB)", dispiacere perchè non siamo riusciti a prendere profitto nonostante la view corretta (colpa del crude).
Il mercati oggi vanno infatti a due fasi, rialzista nella mattinata, forse sui dati Cinesi (che sembrano interessare più noi che loro), sui dati Euro e comunque sul progresso dei bancari, proprio quelli da noi ben segnalati stamattina (UC, Unipol, UnipolSAI, BPM, BPER); poi pomeriggio in abrupt, in forte ribasso con USA che piega sui dati ISM, con la zampa ribassista ben visibile su grafico 15 minuti qui di sotto. Anche USA non è che sia una potenza economica che non conosce crisi, anzi in genere tutti i mali della finanza vengo da loro, dalla loro passione a crearsi i debiti ( e poi morire in miseria, in maggioranza). Evidenziamo quindi il compimento di un target metafisico sul FTSE/MIB, non finanziario e nemmeno tecnico; parliamo del test e della mancata violazione di Gann Level 17225 da cui parte l'azione della bull trap segnalata ieri. Avremmo anche potuto vedere un obiettivo finanziario, oggi, fini area 17380-17500, ma la decorrelazione del nostro indice con gli altri europei (DAX, FTSE100 ecc..) era già troppo marcata con future americani negativi, indici euro frazionali negativi e FTSE/MIB oltre il punto percentuale... Da notare che S&P500 ha piegato non solo per il cattivo dato macro, ma anche per l'insostenibilità di violazione di quote esoteriche e, nonostante la lunghissima "melina alla spagnoli" iniziata da un mese (tipo all'inizio del secondo tempo di una partita di calcio), alla fine piega la testa anche lui, a botte di frazionali, anche se è sempre molto in alto e tipicamente soggetto a rebound dopo i close euro. Uno dei fattori che oggi potrebbe re-innescare un ulteriore rebound è il crude che con il ribasso di oggi è arrivato al limite (44.2$) di una configurazione bullish di medio corso che ha subito "violenza ribassista" negli ultimi 10 giorni (sotto cui potremmo andare a invocare le solite linee di supporto esoteriche in area 42$). Molto importante quindi il close di oggi, anche se non vediamo motivi tecnici di recupero nella seduta...
Venendo al trading oggi abbiamo comprato Unipol (come da segnalazione di tranding) mettendola in vendita a 2.62 ma non ci è arrivata, quindi non abbiamo preso profitto ed al close ci troviamo sotto. Comunque anche sui rialzi viaggiavamo su parità in quanto tutti i titoli OIL (compreso il long x3) perdevano. Abbiamo poi comprato short FTSE/MIB su mancata violazione del Gann Level 17225 (a 17150), adesso quindi ne abbiamo un bel po, e poi soprattutto comprato GOLD sul ribasso delle 14.30 (come da promessa di ieri), riuscendo a comprare a 112.85€ su ETF PHAU; adesso abbiamo il 20% del capitale in oro, con un PMC che si è alzato a 110, assomigliando molto di più ad un portafoglio di Browne (finalmente). Non siamo entrati su obbligazione venezuelana, che oggi perdeva parecchio, perchè gia molto esposti su crude, causa del -0.7% di PTF di oggi.